LA TRAGEDIA
BELLUNO Stava cambiando il moschettone da una corda all'altra, scendendo

Domenica 25 Agosto 2019
LA TRAGEDIA BELLUNO Stava cambiando il moschettone da una corda all'altra, scendendo
LA TRAGEDIA
BELLUNO Stava cambiando il moschettone da una corda all'altra, scendendo dalla vetta della Schiara quando è caduto di spalle, precipitando per 150 metri. Non ha avuto scampo ieri Laurent Daniel Jullian, 53enne alpinista francese, precipitato di fronte ai compagni di escursione. Il gruppo di alpinisti esperti del club alpino di Lione era in discesa sulla Ferrata del Marmol, sulla parete sud della Schiara, dopo aver affrontato dalla prima mattina la Zacchi e la Berti salendo dal lato opposto. Dovevano dormire al rifugio Settimo Alpini, dove avevano passato anche la notte precedente. Ma la vacanza ieri pomeriggio è finita in tragedia. Per i sei amici, che hanno assistito alla caduta, è stata garantita l'assistenza psicologica dalla Usl. Difficoltoso, a causa della nebbia calata all'improvviso, l'intervento di soccorso e recupero della salma. Al lavoro sei uomini del Soccorso Alpino della stazione di Belluno, che alla fine, grazie a un momento di tregua dalla nebbia, sono riusciti a effettuare la missione in un paio d'ore.
L'ALLARME
Erano circa le 14 quando al 118 è arrivata la richiesta di aiuto dei compagni di escursione che avevano assistito alla caduta. La comitiva di 7 francesi stava trascorrendo una settimana sulle Dolomiti. Erano partiti ieri alle 7.30: dopo aver percorso la Zacchi e la Berti erano arrivati in cima alla Schiara verso le 13.30. Alle 13.45 circa è avvenuto l'incidente nella discesa sulla Marmol. «In un tratto esposto - spiega il soccorso alpino -, al momento dello scambio dei moschettoni tra un fittone e l'altro, i compagni hanno visto l'uomo cadere di spalle nel vuoto». Forse è scivolato o forse è stato colpito da malore. Il corpo è precipitato per 150 metri, fermandosi di sotto su una piccola cengia, senza cadere per ulteriori 300 metri.
I SOCCORSI
«Al momento dell'incidente la parte alta della montagna era immersa nella nebbia - spiega il Cnsas -. L'elicottero di Pieve di Cadore dopo aver tentato di avvicinarsi da sud inutilmente, ha quindi trasportato in quota in due rotazioni due squadre del Soccorso alpino di Belluno, sbarcandole poco sopra Forcella Nerville. Alla terza rotazione, essendosi aperto un varco, l'eliambulanza è riuscita ad entrare da sud, individuando il corpo dell'escursionista a circa 2.500 metri di quota. Dopo aver sbarcato con un verricello tecnico di elisoccorso e un altro soccorritore bellunese, la salma è stata trasportata a valle». Nel frattempo i compagni di escursione, visto il temporale in atto si erano riparati a Bivacco Marmol, dove sono stati raggiunti dagli uomini del soccorso alpino della stazione di Belluno. In contatto con il magistrato di turno i carabinieri del Radiomobile della Compagnia di Belluno: la salma è a disposizione dei famigliari, nell'obitorio di Belluno. Il 53enne, che abitava a Grenoble, lascia la moglie.
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