LA TAVOLA ROTONDA
BELLUNO «Per questa provincia è un momento magico»

Martedì 3 Dicembre 2019
LA TAVOLA ROTONDA
BELLUNO «Per questa provincia è un momento magico» spiegano gli imprenditori bellunesi radunati sul palco di Symposium 2019, organizzato dall'ordine dei Commercialisti e esperti contabili. Le incognite continuano però a pesare: primo su tutti il nodo infrastrutturale. Alla leader degli industriali Lorraine Berton bastano una manciata di parole per mettere a fuoco i termini della questione: «Quello che faremo nei prossimi sei anni (quelli che mancano alle Olimpiadi ndr) sarà determinante per l'immagine che rimarrà di questo territorio. Per quello che lasceremo alle generazioni future».
GUARDARE AVANTI
Alessio Cremonese, numero uno di Manifattura Valcismon prosegue sul tracciato indicato. Guarda dritto al punto: «Gli eventi sono nel nostro Dna, le Olimpiadi invernali rappresentano una pubblicità diretta agli sport. Uno studio Bocconi dice che ogni euro investito ne porta sul territorio 2,70. In termini di entusiasmo e attenzione allo sport la nostra azienda ha sentito la differenza con le olimpiadi di Torino. È evidente che Cortina possa rappresentare una grande opportunità anche se non siamo direttamente coinvolti nelle sponsorizzazioni».
OPERE TRASPARENTI
Ed è in questa chiave che vanno interpretate le parole di Ezio De Pra, imprenditore del settore edile, che dal palco si è soffermato sulle quattro varianti che dovrebbero permettere di raggiungere Cortina in modo più agevole per i Mondiali ma che non saranno pronte prima delle Olimpiadi. «Solo due aziende di questa provincia sono state invitate a partecipare ai bandi. Quando abbiamo chiesto chiarimenti nelle sedi ufficiali ci hanno detto che è stato un algoritmo a deciderlo. Vien da pensare che abbiano dei computer balbuzienti. Viene tutto gestito in nome della trasparenza ma trasparenti sono anche le opere che dovevano realizzare». La strada che porta ai Mondiali non sarà meglio della strada che oggi porta a Cortina. La strada delle Olimpiadi chissà.
DARSI DA FARE
Nel frattempo c'è da rimboccarsi le maniche. E Belluno ha già cominciato a farlo. In questo contesto non stupisce che anche aziende a partecipazione mista, pubblico-privato, mettano a segno performance competitivi con i grandi brand. È per esempio il caso di Dolomitibus (trentaquattresima azienda per indice di produttività della provincia) che oltre a guardare ai bilanci mira allo sviluppo del territorio: «Dopo gli autobus con le immagini delle meraviglie delle Dolomiti - ha spiegato Andrea Biasiotto, presidente di Dolomitibus - abbiamo rinnovato il parco mezzi. Oggi due su tre di quelli che circolano sono a basso impatto ambientale».
Andrea Zambenedetti
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