LA STRAGE
BELLUNO Angelo, Giorgio, Giuseppe e prima ancora Pia. Sono gli ospiti

Domenica 29 Marzo 2020
LA STRAGE
BELLUNO Angelo, Giorgio, Giuseppe e prima ancora Pia. Sono gli ospiti delle case di riposo bellunesi caduti nelle ultime 24 ore, dopo il contagio, accertato, da coronavirus. Una Caporetto di nonni, forse appena iniziata, che non rientra nemmeno nei calcoli del quotidiano bollettino diffuso dalla Usl. Se muori in casa di riposo o nella tua abitazione, dopo il contagio da Covid-19, non fai numero nei decessi italiani in questa emergenza. Così i morti bellunesi per il coronavirus restano 14, ufficialmente, ma sono molti di più. Almeno 17, dopo ieri. Angelo Dalla Libera, 88 anni di Arten, si era infettato probabilmente dopo un ricovero in Geriatria a Feltre ed è spirato ieri nella casa di riposo di Fonzaso, dove era stato mandato dopo la dimissione. Lui non rientra nel conteggio. Giorgio Mazzoni, 82 anni di Campo di Alano, è uno dei contagiati dell'ospedale di comunità di Alano (dove altri anziani sono positivi), una Rsa, che è nell'edificio della casa di Riposo. È spirato ieri mattina alle 6, all'ospedale di Belluno e per questo entra nelle morti per Covid conteggiate dalla Usl. Giorgio, al San Martino, era nel letto accanto al compaesano Piero Piccolotto, anche lui morto per covid una settimana fa a 83 anni. Giuseppe Zenobi, 85 anni di Chies, è deceduto ieri notte nella casa di riposo di Puos d'Alpago, struttura con 25 ospiti positivi. Una morte arrivata poche ore dopo quella di Pia Fagherazzi, 96enne di Chies,anche lei con covid-19. Ma questi dati, in mano a strutture residenziali private, non vengono comunicati. E quando filtrano, come accaduto in queste ore, arriva la nota della Casa di Riposo di Puos, che esorta a dare una comunicazione completa «quando i decessi avvengono in soggetti con situazioni di salute già compromesse cui purtroppo si aggiunge il virus».
IL CASO
Dopo due morti in sole 24 ore nella Casa di Riposo a Puos d'Alpago, un terzo ospite in ospedale e l'aumento di contagi (ieri ce n'erano 4 in più tra ospiti e operatori). Il Presidente Unione Montana Alpago che gestisce la struttura, Oscar Facchin dice in una nota: «Nell'attuale situazione la Giunta dell'Unione Montana ci tiene a rivolgere le più sentite condoglianze alle famiglie che hanno perso i propri cari e assieme alla Direzione della Casa di Riposo e a tutti gli infermieri e operatori. Il personale presente nella Struttura sia stato integrato, al fine di sopperire alle quarantene resesi necessarie dai casi positivi riscontrati tra gli operatori. Gli anziani sono seguiti e monitorati h 24 da medici, infermieri e operatori». E visto che tutte le case di riposo sono chiuse ai visitatori dall'inizio delle regole anti-contagio Facchin sottolinea che «è stato mantenuto costante il collegamento con i familiari, anche attraverso videochiamate».
I CONTAGI
È di ieri anche la notizia di una ospite positiva alla Residenza Gaggia Lante, casa di Riposo Sersa di Belluno. È stato lo stesso amministratore, Paolo Santesso, nella massima trasparenza ad annunciarlo in un videomessaggio: «Abbiamo accertato un caso di positività in una persona residente in Sersa recentemente dimessa dall'ospedale di Belluno». Ha spiegato che è asintomatica e tutti gli operatori che l'hanno assistita seguiranno i protocolli di protezione condivisi e saranno sottoposti a tampone. Ma anche nelle case di riposo di Lentiai (Mione) e di Cortina d'Ampezzo (Majoni) ci sono i primi contagiati, come in quella di Santa Croce del Lago. E' di ieri poi la notizia del primo abitante di Longarone positivo: anche in questo caso c'entrano le case di riposo, si tratta di un'operatrice sanitaria che lavora in una struttura per anziani fuori comune.
Olivia Bonetti
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