La storia di Borgo Piave ripercorsa grazie alla ristampa di due volumi

Giovedì 17 Giugno 2021
LA STORIA
BELLUNO Sono stati ristampati i volumi degli anni 80 su Borgo Piave, il ridente quartiere che si affaccia al fiume sacro alla Patria, un tempo porto fluviale. Grazie all'interesse delle associazioni Borgo Piave Etc e Vivaio Dolomiti si sono trovati degli sponsor che hanno reso possibile l'impresa editoriale, che ha preso l'avvio dall'interesse di alcuni residenti a voler ridare luce ai volumi che, usciti in 1000 copie a un anno distanza fra loro, nel 1980 e nel 1981, suscitano ora ancora molto interesse. L'intuizione di ridare vita alle pagine dei due volumi, è stata di Anna Maria Lunardi e del compianto marito Paolo «grazie a Renato De Moliner, che ha prestato a noi questi libri. A noi sono piaciuti molto e avevano in mente di poterli rimettere in circolazione. C'era la buona volontà di farlo. Quindi spiega Lunardi abbiamo chiesto qual era la disponibilità di denaro, nel frattempo mio marito è venuto a mancare. Ho quindi contattato don Sergio Sacco», che aveva la proprietà essendo referente dell'Istituto bellunese di ricerche sociali e culturali per la serie Quaderni e «da lì è partito tutto. Solo che da sola mi rendevo conto che era tutto molto più difficile e quindi ho contattato l'associazione Borgo Piave Etc ed è stata manna dal cielo». Tramite conoscenze è stata contattata anche Vivaio Dolomiti, poiché una componente abita nel quartiere, e le spese per la ristampa sono state divise a metà. Lo raccontano Simonetta Buttignon e Gianni Pastella, per Vivaio: «Abbiamo colto l'occasione, riteniamo che l'aspetto fondamentale sia creare sinergie, da soli è difficile andare avanti. Segnaliamo che che questa proposta agli sponsor (Cortina Banca, Unifarco, Farmacie Venturelli, Sinteco, Zurich, Libreria degli Eddini, Non solo farma, panificio Casol, assicuratrice Valpiave e Trattoria Rugo) è piaciuta molto e hanno contribuito anche alcuni privati proseguono Buttignon e Pastella -. Un'iniziativa che mira alla riscoperta di chi eravamo per poter suggerire chi vogliamo continuare ad essere». Dal canto suo Antonio Gheno, per Borgo Piave Etc ha sottolineato come «abbiamo riscontrato che molti bellunesi non sanno dove è questo quartiere, e il volume dà lo stimolo per venire a scoprirlo. Mentre a chi lo conosceva, ha uno stimolo per trovare le differenze intercorse in questi 40 anni». «Un moto di amore per il nostro Borgo e la constatazione che un'epoca si sta chiudendo per sempre. Questo materiale ripreso nella formulazione originaria data dalle fonti concerne la storia vista nel suo significato più ampio; includente cioè il costume, l'arte e le tradizioni. Gli argomenti, specificamente riguardanti Borgo Piave o San Nicolò come chiamar si voglia sono presentati in una cornice storica più estesa che ha come sfondo quella ricca messe di eventi che costituiscono molte pagine della storia bellunese». (Fe.Fa.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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