LA RICHIESTA
BELLUNO L'impianto di cremazione raccoglie consensi trasversali.

Mercoledì 23 Maggio 2018
LA RICHIESTA
BELLUNO L'impianto di cremazione raccoglie consensi trasversali. La proposta, rilanciata in Consiglio comunale lunedì, ha trovato d'accordo maggioranza e opposizione, tutti sulla stessa linea nel domandare all'amministrazione Massaro di valutare la possibilità di realizzare un impianto nel territorio comunale. In Veneto solo Rovigo e Belluno ne sono sprovviste, gli altri capoluoghi di provincia se ne sono già dotati da tempo. È stato il consigliere Franco Roccon a sostenere con forza, dati alla mano, l'opportunità dell'investimento. Su 615.261 decessi avvenuti in Italia nel 2016, 141.553 feretri, pari al 23%, sono stati avviati alla cremazione in uno dei settanta impianti sparsi sul territorio nazionale. Il fenomeno registra una crescita media dell'8-10% all'anno e, anche a Belluno, registra numeri elevati. Da qui l'idea di favorire i cittadini portando il servizio anche in città, facendo risparmiare soldi e tempo. L'infrastruttura sarebbe pubblica e potrebbe trovare posto nell'area di uno dei dodici cimiteri presenti sul territorio. In molti tra i consiglieri si sono trovati d'accordo, sostenendo la richiesta alla giunta. Prossimamente si capirà come intenderà muoversi la squadra di Massaro. Non era la prima volta che questioni relative al post mortem arrivavano sui banchi dei consiglieri. Tempo fa il gruppo della Lega Nord aveva proposto di togliere dal Piano alienazioni Palazzo dei Giuristi, ovvero l'ex museo civico di piazza Duomo, per realizzare al suo interno uno spazio per l'ultimo saluto, per i funerali laici, al momento non disponibile in città.
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