LA PROTESTA
Sono un centinaio i lavoratori bellunesi delle costruzioni che oggi raggiungeranno la capitale per partecipare alla manifestazione organizzata dai sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in occasione dello sciopero del comparto che include edilizia, legno, cemento, lapidei e laterizi. Braccia incrociate per l'intero turno: 8 ore in tutti i settori dell'intera filiera. Venerdì a fermarsi saranno invece i lavoratori dei cantieri, delle fabbriche del legno e dell'arredo, delle cave, delle fornaci e le cementerie, con migliaia di lavoratori e disoccupati che manifesteranno in piazza del Popolo a Roma a sostegno delle proposte per il rilancio del settore avanzate da Fillea, Filca e Feneal e su cui il Governo non ha espresso l'intenzione di confrontarsi.
Oggi, difendere e rilanciare il Paese, secondo le tre sigle sindacali, coincide con il difendere e rilanciare il settore delle costruzioni, uno dei più colpiti dalla crisi. In provincia di Belluno dal 2008 ad oggi, il settore dell'edilizia ha quasi dimezzato il numero degli addetti, passando dagli oltre 7mila di 10 anni fa ai circa 4mila di oggi. Le tre sigle sindacali chiedono l'adeguamento della rete infrastrutturale sia materiale che immateriale, un piano straordinario per la manutenzione delle strade e dei viadotti e la garanzia della salvaguardia dei livelli occupazionali e delle professionalità maturate, la messa in sicurezza di un territorio a rischio sismico e dissesto idrogeologico, incentivi per l'efficienza energetica, la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico.
Sempre sul fronte sindacale intanto, ieri, il consiglio dell'unione territoriale Cisl Belluno Treviso ha sancito l'ingresso in segreteria di Massimiliano Pagliani attuale segretario dei lavoratori delle banche, delle assicurazioni della finanza e delle authority.
© RIPRODUZIONE RISERVATA Sono un centinaio i lavoratori bellunesi delle costruzioni che oggi raggiungeranno la capitale per partecipare alla manifestazione organizzata dai sindacati di categoria Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil in occasione dello sciopero del comparto che include edilizia, legno, cemento, lapidei e laterizi. Braccia incrociate per l'intero turno: 8 ore in tutti i settori dell'intera filiera. Venerdì a fermarsi saranno invece i lavoratori dei cantieri, delle fabbriche del legno e dell'arredo, delle cave, delle fornaci e le cementerie, con migliaia di lavoratori e disoccupati che manifesteranno in piazza del Popolo a Roma a sostegno delle proposte per il rilancio del settore avanzate da Fillea, Filca e Feneal e su cui il Governo non ha espresso l'intenzione di confrontarsi.
Oggi, difendere e rilanciare il Paese, secondo le tre sigle sindacali, coincide con il difendere e rilanciare il settore delle costruzioni, uno dei più colpiti dalla crisi. In provincia di Belluno dal 2008 ad oggi, il settore dell'edilizia ha quasi dimezzato il numero degli addetti, passando dagli oltre 7mila di 10 anni fa ai circa 4mila di oggi. Le tre sigle sindacali chiedono l'adeguamento della rete infrastrutturale sia materiale che immateriale, un piano straordinario per la manutenzione delle strade e dei viadotti e la garanzia della salvaguardia dei livelli occupazionali e delle professionalità maturate, la messa in sicurezza di un territorio a rischio sismico e dissesto idrogeologico, incentivi per l'efficienza energetica, la rigenerazione urbana e la valorizzazione del patrimonio paesaggistico e storico.
Sempre sul fronte sindacale intanto, ieri, il consiglio dell'unione territoriale Cisl Belluno Treviso ha sancito l'ingresso in segreteria di Massimiliano Pagliani attuale segretario dei lavoratori delle banche, delle assicurazioni della finanza e delle authority.
