LA PROTESTA
BELLUNO C'erano anche i poliziotti bellunesi del Sap, giovedì

Martedì 17 Ottobre 2017
LA PROTESTA
BELLUNO C'erano anche i poliziotti bellunesi del Sap, giovedì scorso in piazza Montecitorio a Roma, a manifestare contro le proposte del Governo per il rinnovo del contratto e contro i tagli della spending review. La delegazione del Sindacato Autonomo di Polizia di Belluno era partita alle 4 del mattino per arrivare in tempo nella capitale ed aggregarsi agli altri colleghi tra cui rappresentanti del Sappe, il sindacato della polizia penitenziaria, e del Conapo, la sigla dei vigili del fuoco.
«Il problema all'origine della protesta non riguarda soltanto il rinnovo del contratto di lavoro, fermo dal 2009 spiegano dalla segreteria provinciale del Sap -, per il quale ad oggi sono state avviate le trattative con la misera disponibilità di 11 euro netti di aumento al mese per un agente, ma investe l'intero apparato della sicurezza. Quindi la sicurezza degli operatori e dei cittadini sulle strade, dei poliziotti e dei detenuti nelle carceri e dei vigili del fuoco che hanno fatto miracoli nelle zone devastate dal sisma e dagli incendi. Nello specifico noi del Sap, insieme a Sappe e Conapo, abbiamo chiesto e continueremo a chiedere un piano straordinario di assunzioni per fronteggiare le gravissime carenze di organico. La spending review, infatti, ha prodotto effetti devastanti. Sono stati tagliati dalla riforma del pubblico impiego della Madia, 50 mila uomini nelle forze dell'ordine per un corrispettivo di due miliardi di spesa pubblica che però non sono stati in alcun modo reinvestiti».
L'età media è di 48 anni, le strutture sono fatiscenti e fuori norma e in dieci anni sono state tagliate il 40% delle volanti: la denuncia del sindacato è chiara. Davanti ad un quadro così nero il Sap, oltre a richiedere l'innesto di nuovi uomini pensa anche ad una misura di lungo respiro.
«Si dovrebbe immediatamente procedere all'unificazione dei dipartimenti della pubblica sicurezza e del soccorso pubblico propone il sindacato di polizia -, tagliando i costi inutili di alcune poltrone, anziché volanti e autopompe».
A. Tr.

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