LA PROPOSTA
BELLUNO Gabelli, partono i lavori in autunno? Meglio tardi che mai.

Giovedì 25 Luglio 2019
LA PROPOSTA
BELLUNO Gabelli, partono i lavori in autunno? Meglio tardi che mai. Questo il concetto che esprime il consigliere comunale de il Patto per Belluno, Francesco Pingitore, che si fa portavoce di parecchie associazioni combattentistiche d'arma, che non trovano sedi adeguate per svolgere i compiti che sono loro assegnati. «Anziché smantellare le scuole al parco Città di Bologna, che tra l'altro è un ex terreno del demanio militare, perchè non adibire le classi a sedi di associazioni che attualmente faticano a trovarne di adeguate? Una sorta di ex caserma Piave 2», propone Francesco Pingitore. Idee e riflessioni nate dopo aver ascoltato un'intervista del sindaco di Belluno, Jacopo Massaro, in un'emittente televisiva locale, TeleBelluno.
«Il sindaco ha recentemente ribadito che i lavori alle scuole Gabelli cominceranno quest'autunno. Bene, io sono sempre stato favorevole alla loro rinascita, soprattutto perchè continua il consigliere del Patto per Belluno sono un esempio di pedagogia da recuperare». Inaugurata nel 1934 la scuola elementare Aristide Gabelli di Belluno si è distinta in Italia come una delle primissime realtà di sperimentazione didattico educativa, fondate sul metodo della scuola attiva e, in particolare, sul metodo di Giuseppina Pizzigoni e della milanese scuola Rinnovata. La figura di Pierina Boranga è stata centrale e determinante. In molti ricordano come, fino alle fine degli anni '70, si potevano apprendere, non solo le normali nozioni, ma un'esperienza unica e completa, grazie a una scuola a misura di bambini. Si imparava, per fare degli esempio, a riconoscere i nomi degli alberi (ogni albero dell'ampio giardino aveva un cartello col suo nome), a fare il formaggio o la cartapesta (c'era un laboratorio per sperimentare pensato ad hoc), a fare l'orto (guidati da un giardiniere), a vedere crescere animali (c'erano galline e rane), a cantare, a nuotare (c'era una piscina al piano terra). Poi nel 2009 venne chiusa. Sono passati dieci anni da quando la Procura di Belluno, a causa del cedimento di un contro soffitto, impose di interdire l'intero stabile. «Fu un fulmine a ciel sereno ricorda Francesco Pingitore, che faceva parte dell'amministrazione in carica, di Antonio Prade -. In quaranta giorni venne pensato e costruito l'attuale prefabbricato, che ha ospitato decine e decine di alunni in questi ultimi dieci anni. Purtroppo spiega Pingitore i tempi della burocrazia e il reperimento delle risorse hanno fatto passare molto tempo. Speriamo che con l'inizio di lavori si possa intravedere anche la loro fine. E allora che ne sarà del prefabbricato delle Gabelli? Perchè non pensare a farlo diventare sede di molte associazioni, in particolare quelle combattentistiche d'arma, che più volte mi hanno rappresentato questo problema?».
Federica Fant
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