LA NOMINA
BELLUNO La nomina di Dario Bond a presidente dei Fondi di confine porta

Martedì 15 Giugno 2021
LA NOMINA BELLUNO La nomina di Dario Bond a presidente dei Fondi di confine porta
LA NOMINA
BELLUNO La nomina di Dario Bond a presidente dei Fondi di confine porta una novità, nell'area provinciale: Bond infatti ha nominato Roger De Menech suo consigliere, avendo maturato negli anni una lunga esperienza all'interno del Gruppo di Coordinamento strategico, che guidava da presidente.
LA COLLABORAZIONE
Lo ha affermato ieri mattina, a Palazzo Piloni, l'esponente di Forza Italia: «Parlando di politiche di cui beneficia l'intero territorio scelgo Roger De Menech come mio consigliere. Le prossime scadenze sono importanti e fondamentali per il territorio e anche Luca De Carlo (Fratelli d'Italia) ha offerto il suo contributo». Insomma, il messaggio è forte: degli 80 milioni che Trento e Bolzano erogano a favore dei comuni a loro confinanti (di Verona, Vicenza, Brescia, Sondrio e Belluno) i 26 milioni che arriveranno al Bellunese, destinati a 15 comuni confinanti di prima e seconda fascia non guardano al colore politico di appartenenze: servono per gestire progetti importanti e il più possibile trasversali.
FASE DELICATA
«In un periodo segnato dalla ripartenza dopo la pandemia e dalle difficoltà che l'Italia si porta dietro non è il caso di fare politica partitica». De Menech si riferisce a una «dimostrazione chiara di come si può lavorare insieme per il territorio. Ringrazio Dario Bond per la fiducia e per quest'approccio». Bond ha sollevato la questione delle spese correnti, vero nodo da sciogliere per i Comuni confinanti che spesso si ritrovano senza liquidità.
IL MECCANISMO
Il Fondo Comuni confinanti ha istituito un Comitato paritetico per la gestione delle risorse finanziarie a cui spetta tra l'altro la definizione delle modalità di gestione dei progetti approvati e finanziati . Il Comitato ha adottato un proprio regolamento, che è ora in fase di revisione. Esso disciplina il funzionamento degli organi, le spese ammissibili e gli aspetti di natura gestionale. Il Comitato è coadiuvato dalla segreteria tecnica, che a sua volta collabora con uffici dedicati negli enti che fanno parte del Comitato. Lo sportello centrale del fondo comuni confinanti è nella provincia autonoma di Trento. Il Fondo finanzia spese di investimento (e non spese correnti) e ha tre linee di finanziamento attive: progetti ex Odi: si tratta di quelli che sono stati finanziati quando operava l'organismo ex Odi, gestiti con bando. Molti di questi sono ancora in esecuzione. Ci sono poi i progetti di 500.000 euro. Ogni anno ai soli comuni confinanti è riconosciuto mezzo milione per un totale di 24 milioni di euro annui. Fino al 2019, l'assegnazione avveniva attraverso un bando pubblicato dal Fondo, ma nel 2020, a seguito della modifica dell'Intesa che ha trasformato l'avviso pubblico in un trasferimento, sono state approvate delle modalità provvisorie di assegnazione, in attesa della definizione del nuovo regolamento. Si è previsto che all'atto dell'assegnazione ai comuni sia trasferito un acconto del 30% e si sono semplificate le modalità di rendicontazione. Si è prevista la possibilità di presentare fino a un massimo di 4 progetti e si è confermata la possibilità di richiesta di fabbisogno di cassa. Infine ci sono i progetti strategici di area vasta: si tratta delle risorse che sono destinate ai progetti di valenza più allargata. A seguito della modifica del 2020 dell'Intesa, è stata prevista la costituzione degli Uffici referenti, uffici territoriali nelle Regioni Veneto e Lombardia e le province di Belluno e Sondrio, con l'assegnazione diretta di una quota di risorse per il loro funzionamento, pari nel massimo al 1,5% dell'importo di ciascuna area destinato alle progettualità strategiche.
Federica Fant
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