La montagna apre una breccia a Roma

Mercoledì 17 Ottobre 2018
La montagna apre una breccia a Roma
IL VERTICE
BELLUNO Dopo l'intervento ufficiale, ieri, in occasione del primo incontro degli Stati generali della montagna, il presidente della Provincia di Belluno Roberto Padrin ha potuto parlare anche con il ministro Erika Stefani, promotrice dell'iniziativa: «Un colloquio importante perché ha assicurato attenzione ai temi che abbiamo proposto». Padrin, pur essendo intervenuto a nome dell'Upi (Unione province italiane) che degli 11 tavoli coordinerà quello delle Infrastrutture, ha parlato anche di Belluno: «Ricordando per esempio che, in tema di spopolamento, la Provincia di Belluno nel corso del 2018 ha già un saldo negativo di 500 unità: 900 i morti a fronte di soli 400 nati».
SERVONO FONDI SPECIFICI
Nel suo intervento il presidente della Provincia ha anche parlato della necessità di istituire fondi specifici per la montagna, di semplificare le procedure burocratiche, di una fiscalità che venga incontro alle esigenze del territorio e di ridare forza, anche attraverso l'aumento del personale, alla Provincia di Belluno che «con grande difficoltà ora sta gestendo tutte le gare per Cortina 2021». Sul piatto anche la mancata attuazione di alcuni della legge Delrio che avrebbero favorito l'autogoverno. Padrin si è detto anche soddisfatto della presenza dei bellunesi: Ennio Vigne per Uncem, Andrea Ferrazzi (Confindustria), Claudia Scarzanella (Confartigianato). «E gli unici parlamentari presenti erano quelli bellunesi: Dario Bond, Roger De Menech, Federico D'Incà e Paolo Saviane». In archivio il primo incontro, il prossimo appuntamento è già stato fissato per l'11 dicembre, Giornata internazionale della montagna: sarà questo il momento per fare un primo punto su quanto emerso dai diversi tavoli.
POLITICHE MIRATE
«Ieri sono state tante le questioni messe sul tavolo ha detto Dario Bond, Forza Italia - bisogna che su questo tema si crei sensibilizzazione, popolare e politica: la montagna è un polmone fondamentale per la nostra nazione. Di pari passo proseguirà anche il cammino verso l'autonomia delle Regioni che hanno intavolato la trattativa con il Governo. Ed anche esse devono occuparsi di più della montagna, con continuità ed impegno, non con interventi spot, ma con politiche mirate».
CONFARTIGIANATO
«La montagna ha detto nel suo intervento la presidente di Confartigianato Belluno, Claudia Scarzanella convive con svantaggi strutturali: lo spopolamento, la carenza di infrastrutture materiali ed immateriali, costi maggiori per vivere e fare impresa. Tuttavia è un territorio da considerare strategico, non certo residuale». La Scarzanella ha poi consegnato al ministro un'agenda con dieci punti prioritari. Fra cui la richiesta di una fiscalità di vantaggio, la semplificazione del codice degli appalti pubblici e la valorizzazione di autogoverno dei territori montani.
CONFINDUSTRIA
Infine Luca Barbini, presidente di Confindustria Belluno: «L'auspicio è che dai singoli tavoli tematici escano proposte concrete e positive, all'interno di una visione complessiva dello sviluppo di questi territori». Presente anche il vice Stefan Pan: «Abbiamo voluto raccontare l'importanza dell'industria nei territori montani».
Giovanni Santin
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