La Lotto da Boccia: «Provincia elettiva»

Domenica 17 Novembre 2019
FACCIA A FACCIA
BELLUNO «Non posso dire che l'abolizione delle province è stata una battaglia sbagliata. Ma dico che è stata portata avanti in un contesto diverso, in ballo c'era la riforma costituzionale. Ora lo scenario è cambiato. È arrivata la legge regionale 25 del 2014 che riconosce a questa provincia le specificità. Oggi la provincia di Belluno ha un'esigenza peculiare: avere un mandato pieno, che passi attraverso le elezioni dirette». Monica Lotto, segretario Bellunese del Partito Democratico venerdì ne ha parlato direttamente con il ministro Boccia, a Roma. «Ho trovato un interlocutore estremamente preparato sulla condizione del nostro territorio. La mai realizzata autonomia della provincia di Belluno, dalla Regione Veneto e l'elettività della Provincia sono gli argomenti che abbiamo è stato il tema centrale. Ho spiegato al ministro i rischi del centralismo regionale. Da anni viene disatteso lo Statuto e la legge 25 che, se applicati, darebbero strumenti concreti al Bellunese e alla montagna per governarsi secondo le proprie peculiarità. A Boccia ho consegnato una copia della legge 25 del 2014, votata praticamente all'unanimità (con un astenuto) dall'allora Consiglio regionale. Ho consegnato anche i documenti approvati dalla direzione provinciale del PD, unitamente a tutte le proposte di legge depositate che riguardano il governo del territorio bellunese».
COMPETENZE
Nell'incontro si è dunque parlato del futuro dell'ente Provincia che attualmente, in assenza di cariche elettive, risulta azzoppato. Senza dimenticare che il taglio dei parlamentari potrebbe creare in questa provincia ulteriori vuoti di rappresentanza nella macchina legislativa. «Nel momento in cui si comincia a concretizzare il percorso per l'applicazione dell'autonomia differenziata - spiega Lotto - prevista dall'articolo 116 comma 3 della Costituzione ho voluto sottolineare i rischi che corre la nostra provincia. Nonostante un referendum popolare, tenuto lo stesso giorno del referendum regionale, che ha ribadito la volontà dei bellunesi di autogovernarsi, tutti i provvedimenti presi dalla Regione Veneto tendono a sottrarre competenze e a depauperare il Bellunese e la montagna». Parole, quelle di Lotto, destinate ad alimentare un dibattito che non si è mai esaurito. Nei mesi scorsi la Regione ha più volte sottolineato come il percorso del trasferimento di deleghe sia arrivato a compimento i Dem hanno puntato il dito contro questa ricostruzione.
IL DIVARIO
«La debolezza del nostro territorio, nel confronto con la Regione - conclude Lotto - deriva proprio dalla ridotta agibilità politica dell'amministrazione provinciale. Abbiamo quindi chiesto di rinnovare l'impegno per riportare l'elettività del Consiglio provinciale: la riforma del 2014 ha lasciato il nostro territorio privo di una guida politica, espressione diretta della volontà popolare».
Andrea Zambenedetti
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