SANTA GIUSTINA
Il documento che certifica la dedicazione della chiesa di Formegan di Santa Giustina è stato firmato dal vescovo Renato Marangoni, dal sindaco Ivan Minella e dal sacrestano Enzo De Boni che da decenni cura la chiesa. È stata un vera festa quella che venerdì, nel giorno di san Rocco, ha visto protagonista la comunità di Formegan, riunita per la celebrazione della dedicazione della chiesa. In precedenza era stato lo stesso vescovo di Belluno Feltre a benedire l'altare, la chiesa, la mensa eucaristica e le quattro croci collocate sulle pareti. Solo a quel punto la penombra in cui era avvolta la chiesa, ha fatto spazio alle luci. La santa messa è stata scandita dalla formazione maschile del coro delle Chiesette. Conclusa la celebrazione, è stato rinnovato il voto a San Rocco: a guidare la processione con la statua del santo portata a spalla dai frazionisti, vi erano lo stesso vescovo, i sacerdoti presenti tra cui il parroco di Santa Giustina don Gianni Trevisan, don Sergio Dalla Rosa con cui iniziarono i lavori oggi conclusi, e don Luigi Calvi; con essi anche il primo cittadino. La dedicazione è arrivata a conclusione dei lavori di restauro e adeguamento liturgico eseguiti nel corso degli ultimi vent'anni. Opere importanti che sono state rese possibili grazie all'impegno della gente di Formegan, ai contributi di Cariverona, del Gal Prealpi Dolomiti, delle somme derivanti dall'8 per mille della Cei e dello sforzo economico del Comune di Santa Giustina. La giornata si è chiusa con un momento conviviale nell'area verde di Prior.
(G.S.)
© RIPRODUZIONE RISERVATA Il documento che certifica la dedicazione della chiesa di Formegan di Santa Giustina è stato firmato dal vescovo Renato Marangoni, dal sindaco Ivan Minella e dal sacrestano Enzo De Boni che da decenni cura la chiesa. È stata un vera festa quella che venerdì, nel giorno di san Rocco, ha visto protagonista la comunità di Formegan, riunita per la celebrazione della dedicazione della chiesa. In precedenza era stato lo stesso vescovo di Belluno Feltre a benedire l'altare, la chiesa, la mensa eucaristica e le quattro croci collocate sulle pareti. Solo a quel punto la penombra in cui era avvolta la chiesa, ha fatto spazio alle luci. La santa messa è stata scandita dalla formazione maschile del coro delle Chiesette. Conclusa la celebrazione, è stato rinnovato il voto a San Rocco: a guidare la processione con la statua del santo portata a spalla dai frazionisti, vi erano lo stesso vescovo, i sacerdoti presenti tra cui il parroco di Santa Giustina don Gianni Trevisan, don Sergio Dalla Rosa con cui iniziarono i lavori oggi conclusi, e don Luigi Calvi; con essi anche il primo cittadino. La dedicazione è arrivata a conclusione dei lavori di restauro e adeguamento liturgico eseguiti nel corso degli ultimi vent'anni. Opere importanti che sono state rese possibili grazie all'impegno della gente di Formegan, ai contributi di Cariverona, del Gal Prealpi Dolomiti, delle somme derivanti dall'8 per mille della Cei e dello sforzo economico del Comune di Santa Giustina. La giornata si è chiusa con un momento conviviale nell'area verde di Prior.
(G.S.)
