LA DELUSIONE
BELLUNO Un anno di lavoro e di preparazione svaniti in un attimo.

Lunedì 24 Febbraio 2020
LA DELUSIONE
BELLUNO Un anno di lavoro e di preparazione svaniti in un attimo. Era prevista per ieri mattina la partenza del gruppo delle Scuole in rete per un mondo di solidarietà e pace che dall'inizio dell'anno scolastico stava appunto preparandosi per il viaggio Dai Balcani una lezione per l'Europa. L'appuntamento era per le 6 a Feltre, 6,30 in stazione a Belluno. Ed invece, una circolare emanata dal Ministero della Pubblica Istruzione solo qualche ora prima e datata comunque 23 febbraio, ha bloccato tutto: stop ai viaggi d'istruzione. Un viaggio preparato con cura, si diceva. E a cui i ragazzi tenevano particolarmente. Infatti ieri mattina, nonostante fossero stati avvisati dell'annullamento dell'iniziativa, una cinquantina di loro si è presentata comunque in stazione. Franco Chemello, insegnante referente e responsabile delle Scuole in Rete, è sconfortato: «Questa mattina (ieri per chi legge ndr) molti dei ragazzi sono venuti comunque all'appuntamento in qualche modo per consolarsi. E tutti hanno chiesto se sarà mai possibile recuperare questa opportunità, cioè prevedere il viaggio più avanti. Ma è questa una domanda a cui non ho saputo e al momento non so rispondere». Ogni anno il viaggio delle Scuole in Rete arriva a conclusione di un lungo percorso di formazione. Presentato nei primi mesi di scuola, avevano aderito 220 studenti che avevano seguito due corsi di preparazione e formazione con incontri pomeridiani in orario extrascolastico per ben 14 ore ciascuno. «Dopo aver avvisato tutti i ragazzi e le loro famiglie - dice Chemello questa mattina (ieri per chi legge ndr) ho scritto al console italiano a Sarajevo per comunicargli dell'annullamento del viaggio e per chiedergli di avvisare il generale Diviac». Ora si apre la questione rimborsi. Le famiglie avevano già versato 280 euro per il viaggio. L'organizzazione aveva già provveduto a pagare pullman, guide e alberghi. Al momento, tuttavia, nessuno è in grado di sapere con certezza se, a livello ministeriale, qualcuno stia pensando ad un rimborso. Quello che è certo è che le agenzia di viaggio non restituiscono le caparre per cosiddette cause di forza maggiore. Forse uno spiraglio potrebbe aprirsi grazie alle assicurazioni delle singole scuole. Ma al momento non ci sono certezze.
GS
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