LA DECISIONE
BELLUNO Dolomiti bellunesi - le montagne di Venezia, sarà questo

Giovedì 4 Novembre 2021
LA DECISIONE BELLUNO Dolomiti bellunesi - le montagne di Venezia, sarà questo
LA DECISIONE
BELLUNO Dolomiti bellunesi - le montagne di Venezia, sarà questo il marchio di destinazione turistica della provincia di Belluno. Ma non mancano perplessità di chi sostiene che il rifermento al bellunese non sia efficace. Tra i titubanti il sindaco di Cortina d'Ampezzo, Gianpietro Ghedina. Il consigliere delegato al Turismo Danilo De Toni, invece sembra soddisfatto: «Concluso il percorso di studio ora si tratta di studiare le strategie di brand», sintetizza. La Provincia di Belluno e la Dmo ha presentato martedì mattina ai soci della Dmo la strategia di brand elaborata all'interno del progetto Vivere le Dolomiti, frutto dell'indagine curata nei mesi scorsi sul marchio di destinazione turistica, sull'identità distintiva della provincia e sul posizionamento che deve avere nei mercati internazionali di settore. Un percorso che si è svolto da maggio a ottobre, attraverso una serie di incontri con oltre 100 partecipanti tra addetti, consorzi di valle e stakeholder istituzionali, e soprattutto con l'indagine tra 2mila potenziali visitatori del Bellunese, intervistati in Italia, Germania e Regno Unito. Dalle analisi e dalle valutazioni emerse, è stato anche completato il nome del marchio di destinazione turistica, vale a dire Dolomiti bellunesi - le montagne di Venezia, come sintesi efficace tra tre elementi molto rilevanti. Vale a dire la definizione geografica del Bellunese, e il posizionamento internazionale di Venezia e delle Dolomiti, quali elementi riconoscibili e rinomati.
IL LAVORO ANCORA DA FARE
«Ora si tratta di riempire di contenuti gli elementi identitari emersi dall'indagine - commenta De Toni -. Le Dolomiti bellunesi, da quanto emerso dai questionari, sono scenografiche e autentiche. Venezia rimane come riferimento geografico riconoscibile, e come richiamo alla strategia regionale all'interno della quale si inserisce la destinazione delle Dolomiti bellunesi». Alla presentazione dei risultati dell'indagine ha fatto seguito - nel pomeriggio di martedì - un primissimo incontro di approfondimento con gli operatori volto ad avere informazioni di dettaglio direttamente dai professionisti che hanno svolto l'indagine verso i potenziali turisti. Per tutto il mese di novembre proseguiranno gli incontri di approfondimento con gli operatori dell'organizzazione turistica. A inizio del prossimo anno, la Provincia pubblicherà i bandi per la progettazione della promozione turistica, dedicati ai consorzi, del valore complessivo di 1 milione di euro. «Entriamo nella fase più concreta del progetto Vivere le Dolomiti, quella della declinazione pratica della strategia di brand - sottolinea il consigliere De Toni -. Una fase in cui dovrà essere rafforzato ancora di più il gioco di squadra con Regione, Dmo e consorzi di valle, perché il turismo deve essere promosso e gestito a livello di sistema territoriale. È per questo che il progetto prevede anche di irrobustire la struttura della Dmo».
IL TECNICO
Soddisfatto anche il direttore della Dmo Dolomiti, Michele Basso: «È stato fatto un enorme lavoro di studio e preparazione, per ritarare le strategie turistiche dopo il Covid. Ora dovremmo essere altrettanto bravi a rendere operative le richieste del brand. Il territorio bellunese ha tutte le carte in regola per essere sempre più destinazione turistica». Il nuovo marchio (non troppo diverso da quello che c'era prima: Dolomiti. Le montagne di Venezia scritto in inglese) ha destato qualche perplessità tra sindaci e operatori.
I DUBBI
«Ho fatto presente - ha spiegato il primo cittadino di Cortina Gianpietro Ghedina - che nella provincia i punti di forza sono Cortina e le Tre Cime di Lavaredo, sarei partito col valorizzare ciò che c'è qui. Dolomiti bellunesi appesantisce ulteriormente il marchio. Essendo una ripartenza da zero, credo che Belluno e bellunese non sia attrattivo, non è troppo conosciuto».
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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