La città che cambia: la Fenice prende posto all'ex ospedale

Venerdì 7 Maggio 2021
La città che cambia: la Fenice prende posto all'ex ospedale
IL TRASLOCO
BELLUNO Un negozio che chiude, uno che apre. Un'attività che cambia gestione. Belluno rinnova il volto, a poco a poco. E c'è chi osa, guarda avanti e, addirittura, raddoppia. Così per la pizzeria La Fenice. Ora si sta smantellando: dagli arredi, caricati su un furgone, alle insegne, ora a terra. Tirate giù dalle pareti dell'edificio di via Cavour dove campeggiavano dal 2007. Il trasferimento è a pochi passi, nella cittadella che ha come cuore l'area ex ospedale civile di Belluno, tra via Loreto, via Caffi e piazza dei Martiri. La Fenice del 2021 passerà dai 230 metri quadrati ai 550, dagli attuali 90 posti a sedere all'interno ai 150, dalle 60 sedie all'esterno alle 100 della nuova location. «Che avrà una grande terrazza esterna precisano il titolare, Angelo Di Lieto, con la moglie Erika D'Amato - abbiamo pensato ai bambini, con tavolini sala giochi, ma ci sarà pure, per i più grandicelli, una Tv con programmi selezionati». Un'area ampia per i piccoli clienti, quindi, con divisori fatti di pannelli fonoassorbenti, in nome della tranquillità per tutta la clientela. «Vogliamo che le famiglie si sentano a loro agio e mangino in serenità».
IL CANTIERE
La nuova pizzeria, in realtà, ancora non esiste, ma il cantiere avanza veloce: «Ci sono tempi tecnici da rispettare precisano i coniugi Di Lieto, che hanno chiuso con il primo maggio - dovevamo lasciare questa sede entro maggio, riusciremo ad inaugurare la nuova Fenice a luglio». Il trasloco, intanto, procede. E sono in tanti a darsi da fare, perché il tempo stringe: «Da cinque giorni si lavora dalle 7 di mattina alle 4 di pomeriggio. Siamo fortunati con i nostri sei dipendenti, ragazzi meravigliosi, impegnatissimi che, senza lamentarsi, ci danno coraggio». Sono Alice, Gioele, Danilo, Mauro, Manuela, Edoardo. «Ma avremo bisogno di altre tre assunzioni, quando apriremo la pizzeria nuova».
PIZZA E COVID
Anche per loro la pandemia ha pesato: «Certamente siamo stati penalizzati. Nel periodo delle restrizioni abbiamo registrato un calo di fatturato del 70%». Angelo ed Erika, peraltro, sono fiduciosi del passo che stanno per fare: «Abbiamo lo zoccolo duro di una clientela bellunese affezionata». A proposito di affetto: «Si dice che i bellunesi siano chiusi, in realtà noi abbiamo ricevuto molto calore da questa città dove viviamo da 16 anni. Qui stiamo bene, è la nostra seconda casa. Una sola cosa ci manca: il mare». Non possono dimenticare la Costiera amalfitana da cui provengono: Angelo da Minoli, Erika da Scala.
LA NUOVA FENICE
Il menù rimarrà, sostanzialmente, lo stesso. Con le varianti stagionali. Ma anche qualche novità è in arrivo, precisa Angelo che presenta, con orgoglio, la piantina: oltre alla cucina e alla pizzeria a vista, è previsto un bar con cantina e vini e un'area vendita di grandi lievitati, ovvero panettoni, colombe, biscotteria, pani speciali. L'entrata principale sarà, probabilmente, quella da via Caffi. Ma si potrà accedere alla Fenice anche da via Loreto, dalle Gallerie di piazza dei Martiri e dal negozio Stimm.
Daniela De Donà
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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