La chiesa è un caso nazionale: «Spero nei finanziatori»

Venerdì 7 Maggio 2021
La chiesa è un caso nazionale: «Spero nei finanziatori»
VALLE DI CADORE
Dopo Studio Aperto di Italia 1 mercoledì pomeriggio toccava alla Vita in Diretta di Rai Uno occuparsi dei problemi della chiesa di San Martino Vescovo di Valle di Cadore. Il collegamento è slittato in data da destinarsi; le ultime, sorprendenti notizie sulla scomparsa della piccola Denise Pipitone da Mazara del Vallo hanno scombinato la scaletta. Insomma solo un caso di cronaca tanto straordinario, sia per il fatto che perché si trascina da ben 17 anni, ha messo in attesa la vicenda della chiesa a rischio crollo sulla rocca che incombe sul torrente Boite. L'attenzione cresce, i riscontri mediatici aumentano e il sindaco Marianna Hofer spera di poter sfruttare questa inaspettata visibilità per dare maggior vigore all'azione corale che si sta portando avanti con l'obiettivo di salvare la parrocchiale di Valle.
LA VISIBILITÀ FA BENE
Marianna Hofer: «E' un momento molto importante, di grande visibilità per la nostra comunità, per il nostro paese e questo mi fa ben sperare per il futuro, anche nei momenti peggiori bisogna sempre trovare il lato positivo e sono sicura che la vicenda della chiesa avrà risvolti positivi». Quanto ai rilievi ancora il sindaco aggiorna: «Le operazioni di indagine stanno andando avanti, è arrivato anche un esperto del Quaternario che ci dirà che tipo di roccia si trova sotto San Martino, penso che per metà giugno, massimo fine del mese saremo in grado di ragionare su dati sicuramente rilevanti». Insomma è una vera task force di esperti quella che giorno dopo giorno si arricchisce di nuove professionalità per quella diagnosi che tutti sperano positiva. L'ultimo esperto arrivato è quello del Quaternario, studia il periodo geologico più recente, quello in cui viviamo; il terzo e ultimo dei tre periodi che compongono l'era geologica del Cenozoico. Ha inizio alla fine del Pliocene, 2,58 milioni di anni fa ed è tuttora in corso.
A STRAPIOMBO SUL BOITE
Il riscontro finale dovrà certificare se la roccia sarà all'altezza di sopportare gli ancoraggi che mantengano la struttura al suo posto salvandola dal crollo. Nel 2020 la chiesa di San Martino è entrata nel concorso dei Luoghi del cuore del Fai, anche quella un'occasione di visibilità importante che non ha avuto però i riscontri sperati. Nulla a che vedere con l'interesse che ora si muove attorno a quella rocca e al destino di San Martino edificata sulle rovine di un castello di origine romana. E' tra le più spettacolari chiese Cadore, è sempre stato impressionante vedere come la costruzione si erga su uno sperone roccioso a strapiombo sul Boite, ancora di più ora con l'erosione che ha evidenziato, sul lato sud est, tutte le criticità del caso; la palizzata, che nel 2000 l'ha salvata, pericolosamente scoperta.
Giuditta Bolzonello
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