LA CERIMONIA
BELLUNO Nuova piazza dell'ex Ospedale alla memoria di Angelina Zampieri.

Lunedì 6 Dicembre 2021
LA CERIMONIA
BELLUNO Nuova piazza dell'ex Ospedale alla memoria di Angelina Zampieri. È stata inaugurata ieri pomeriggio, alle 17.00 quando Franco Chemello, con la moglie Manuela Iaderosa hanno fatto gli onori di casa nella cerimonia che segue la realizzazione della zona commerciale, direzionale e residenziale dell'area. «Inauguriamo un nuovo spazio pubblico ha esordito l'assessore all'Urbanistica, Franco Frison - su cui si affacciano nuove attività e spazi nuovi, come Flab lab, legato alla sperimentazione. C'è anche uno spazio pubblico con un nuovo albero in vista delle prossime festività. Qui un tempo c'era l'ex ospedale oggi sono nate molte attività, un parcheggio multipiano».
IL PROGETTO
A Roberto Chemello sono spettati gli onori di casa: «Grazie per essere intervenuti, per noi è motivo di orgoglio ridare alla cittadinanza questa piazza» e ha elencato chi ha reso possibile l'intervento iniziato nel 2003, ma che ha subito dei rallentamenti. «Abbiamo cercato di portare avanti il progetto con la destinazione di un polo di sviluppo - ha proseguito -, ci auguriamo che possa essere un germoglio i tutta l'economia della città». Chemello ha annunciato che fra un mese circa saranno intitolati anche i giardini, alla memoria di Anna Maria Larese, archeologa.
LA SFIDA
Il sindaco di Belluno, accompagnato dagli assessori Marco Perale, Biagio Giannone e Yuki d'Emilia ha ringraziato da parte della città «per la forza e il coraggio imprenditoriale profuso in un momento certamente non dei migliori. Una scommessa vinta pensando anche all'ex Banca d'Italia», per la quale c'è stato il coinvolgimento della famiglia Francavilla. «Credo che questa realizzazione sia una iniezione di fiducia per Belluno».
LA STORIA
Poi l'intitolazione della piazza: la decisione della Giunta Comunale, in rispetto anche agli impegni presi lo scorso autunno quando il Comune di Belluno aderì al progetto Una Donna-Una Via del movimento Non una di meno, che chiede ai comuni di intitolare strade, piazze o parchi a donne che si siano spese per il territorio. «Abbiamo voluto dedicare la prima iniziativa di questo progetto ad Angelina Zampieri commenta il sindaco Jacopo Massaro perché la sua storia è drammaticamente attuale». Angelina Zampieri nacque nel 1898 a Visome; a tredici anni partì per Povo di Trento, dove entrò a servizio di un uomo di 70 anni che si invaghì di lei. Angelina, nonostante le minacce, lo respinse sempre e inequivocabilmente, fino al punto di cambiare casa e posto di lavoro, ma questo non bastò: l'uomo scoprì il suo nuovo indirizzo, arrivò ad aspettarla sul portone di casa e ad offrirle del denaro. Di fronte all'ennesimo rifiuto, il 70enne estrasse un coltello, inseguì la ragazzina che provava a fuggire, la raggiunse sul pianerottolo della casa in cui lavorava e la colpì ferocemente con diciassette coltellate. Angelina morì a 14 anni appena, mentre l'assassino in fuga si suicidò. «È una storia di oltre 100 anni fa, ma è tristemente identica a decine di altre che ancora oggi quotidianamente ci troviamo ad ascoltare: - conclude Massaro una volta venivano chiamati amori malati, oggi hanno il loro giusto nome, quello di reati come stalking e femminicidio. Sono vicende drammatiche che vanno raccontate perché non accadano più: l'educazione dei nostri figli passa anche per la memoria, ed è per questo che vogliamo dedicare uno spazio della nostra città al ricordo di Angelina».
LA FESTA
Dopo il momento più istituzionale, che abbina la dedicazione della piazza alla sua nascita ex novo, il sindaco è stato invitato dai commercianti della zona ad accendere l'albero di Natale. Da ieri, infatti, ha avuto avvio l'avvento del capoluogo, le cui piazze si sono arricchite delle casette di legno occupate da un turn over di produttori agricoli della Coldiretti e dalla pista di pattinaggio. Non solo. Sono arrivati due treni a Belluno, uno turistico che trasporta i passeggeri per le vie della città e uno per i più piccoli posteggiato, fino a gennaio, in piazza dei Martiri.
Federica Fant
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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