LA CERIMONIA
BELLUNO Da ieri, ci sono 37 piccoli bellunesi in più. Il Comune

Venerdì 24 Maggio 2019
LA CERIMONIA
BELLUNO Da ieri, ci sono 37 piccoli bellunesi in più. Il Comune di Belluno ha infatti rinnovato quella che ormai è una tradizione del capoluogo, con l'edizione 2019 della cerimonia di conferimento della cittadinanza onoraria ai bambini nati in Italia da genitori stranieri. Il momento di festa, ma istituzionale, si è tenuto ieri mattina al Teatro Comunale. Dei 37 nuovi bellunesi, 11 hanno partecipato al felice momento con la famiglia e sono saliti sul palco in braccio ai loro genitori per ritirare l'attestato consegnato dal sindaco Jacopo Massaro: Fateh Singh, Roberto, Alessia, Margaret, Iyvanna, Elissa, Irina, Matteo, Stina, Davide, Samuel. L'iniziativa affonda le radici nel 2013. Era nata dal basso, da un ordine del giorno votato dal Consiglio comunale su proposta e richiesta dei bambini della Scuola Gabelli. I piccoli, infatti, stupiti e increduli di fronte al diverso status dei compagni di classe figli di stranieri, bambini che come loro e con loro giocavano al parco, tifavano le squadre di calcio e parlavano italiano, chiesero all'amministrazione comunale un provvedimento che andasse nella direzione dell'uguaglianza di tutti. Da allora ogni anno, con il supporto di Unicef Italia, l'amministrazione comunale conferisce la cittadinanza onoraria a tutti i bambini nati l'anno precedente, in Italia, da genitori immigrati e residenti a Belluno; in questi anni, si sono raggiunte circa 150 cittadinanze onorarie. Alla cerimonia al Teatro comunale i bambini hanno avuto il ruolo di protagonisti. Erano infatti presenti circa 190 alunni delle scuole di Chiesurazza, Bolzano Bellunese, Mussoi, Borgo Piave e Gabelli che, al termine del conferimento ufficiale, hanno preso parola e dato spettacolo. Le classi terza, quarta e quinta della scuola di Chiesurazza, diretti dal regista Bepi Santuzzo, hanno messo in scena lo spettacolo Orsi in Sicilia, tratto dal libro di Dino Buzzati La famosa invasione degli orsi in Sicilia.
A. Tr.
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