L'ULTIMO SALUTO
BELLUNO «Vivere ogni giorno a pieno, come se fosse l'ultimo:

Mercoledì 18 Settembre 2019
L'ULTIMO SALUTO
BELLUNO «Vivere ogni giorno a pieno, come se fosse l'ultimo: questo il testamento che ci ha lasciati: lei non è morta e vivrà dentro di noi, attraverso noi». Queste le parole di conforto pronunciate ieri dal cappellano militare, don Corrado Tombolan, a famigliari, amici, colleghi dell'alpina 30enne trovata morta domenica nella sua stanza alla caserma Salsa. Un gesto volontario, arrivato dopo un periodo di sofferenze della militare, spiegato in una lettera alla mamma. La morte non presenta dubbi secondo la Procura, che non ha ravvisato responsabilità di terzi e chiuso il caso di suicidio. Restano gli ultimi dettagli da approfondire, alcuni aspetti da chiarire, per non lasciare ombre.
IL CORTEO
La bara chiara con il corpo del caporal maggiore scelto del Settimo Reggimento, T.R., di origine veronese è arrivata ieri pomeriggio alla chiesa di Mussoi, che a stento riusciva a contenere la folla arrivata per l'ultimo saluto all'alpina. Sopra la cassa un cuscino di rose rosse. Una volta in chiesa la foto della donna sul feretro e il suo cappello su un cuscino. Un cappello che si porterà nell'ultimo viaggio. In chiesa il picchetto d'onore dei colleghi in divisa che sono rimasti accanto al feretro della donna per tutta la celebrazione. A seguire la mamma e le sorelle, sorrette e affiancate dalla psicologa dell'Esercito italiano, un aiuto che è stato subito attivato, come avviene in questi casi per protocollo.
L'OMELIA
Don Corrado ha dato lettura di un passo del Vangelo di Luca e il sepolcro aperto e vuoto che dona speranza. «Viene da chiederci perché è successo? Perché a lei», ha detto portando parole di conforto ai famigliari citando quelle di Maria Teresa di Calcutta. A termine del rito funebre gli abbracci dei colleghi e del comandante del Settimo Alpini- Brigata alpina Julia, il colonnello Stefano Fregona, che era presente alla celebrazione.
IL MESSAGGIO
«A nome di tutti gli alpini del 7° Reggimento, esprimo la mia vicinanza e profondo cordoglio alla famiglia per la scomparsa del Caporal Maggiore Scelto T.R. - dice il comandante, colonnello Fregona -. L'Esercito già domenica sera, ha immediatamente attivato le procedure per fornire tutto il supporto ed il sostegno necessario alla famiglia della collega coinvolta, nella consapevolezza del momento di sconforto che stanno attraversando i parenti». E un grazie alla famiglia del Settimo Reggimento, che T.R. aveva scelto tanto da voler restare in caserma anche mentre era in convalescenza, è arrivato anche da mamma e sorelle della donna. Sulle epigrafi si legge: «La famiglia porte un sentitom ringraziamento a tutti i militari del Settimo Reggimento alpini per l'aiuto e la vicinanza dimostrata».
Olivia Bonetti
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