L'OPERAZIONE
BELLUNO Sono state fatte brillare ieri mattina, nella zona del Piave

Venerdì 24 Maggio 2019
L'OPERAZIONE BELLUNO Sono state fatte brillare ieri mattina, nella zona del Piave
L'OPERAZIONE
BELLUNO Sono state fatte brillare ieri mattina, nella zona del Piave a Belluno, dall'artificiere della polizia di Stato alcune bombe a mano del secondo conflitto mondiale. In tanti ieri a metà mattina si sono chiesti cosa stesse accadendo, dopo aver udito un botto tremendo. La detonazione è stata udita distintamente nella zona di Ponte nelle Alpi, fino anche a Longarone. «Abbiamo sentito un botto, cosa è successo», si chiedevano tanti bellunesi sui social.
Il mistero è stato svelato poco dopo: erano solo delle bombe fatte brillare dalla polizia. Nulla di che. E pensare che qualcuno aveva anche chiamato i vigili del fuoco per sapere se c'era stata un'esplosione.
Gli ordigni erano stati trovati qualche tempo fa in una casa di Belluno. Erano stati scoperti nel corso della ristrutturazione della casa di un uomo, deceduto. Era stato il figlio del defunto a ritrovare le bombe, sistemate nella cantina di casa. A quel punto ha avvertito la polizia, chiedendo come dovesse procedere. Ieri è stata organizzata la bonifica con la distruzione delle bombe a mano.
Non è la prima volta che vengono ritrovati veri e propri arsenali nel corso dei lavori. Poco tempo fa accadde a Mel dove nel corso di operazioni di scavo in un giardino di una villa vennero scoperte, bimbe, razzi e munizioni degli Alleati, sempre risalenti al secondo conflitto. In quel caso arrivarono i militari del genio guastatori per procedere alla bonifica.
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