L'INCONTRO
BELLUNO Cisl e Confindustria allo stesso tavolo non per contrapporsi

Martedì 19 Novembre 2019
L'INCONTRO
BELLUNO Cisl e Confindustria allo stesso tavolo non per contrapporsi ma per parlare di obiettivo comuni e mettere a punto un accordo quadro. Formazione e gestione partecipata, crescita e riconoscimento professionale attraverso l'adeguamento dei sistemi di inquadramento dei lavoratori, smart working, conciliazione vita-lavoro, welfare aziendale. «Queste - spiega una nota del sindacato - sono alcune delle linee guida del nuovo patto per il lavoro 4.0 lanciato dalla Cisl Belluno Treviso in occasione del Consiglio Generale del sindacato guidato a livello territoriale da Cinzia Bonan».
CAMBIAMENTO
«In un mondo del lavoro nel pieno della trasformazione digitale - spiega il Segretario generale - è necessario che anche la contrattazione territoriale accompagni il cambiamento con una partecipazione sempre più mirata a migliorare la crescita dell'impresa e, al contempo, il benessere dei lavoratori». Alle associazioni degli industriali che hanno partecipato alla tavola rotonda del pomeriggio - Confindustria Belluno Dolomiti con il Direttore Andrea Ferrazzi e Assindustria Venetocentro con la Vicepresidente Antonella Candiotto - la Cisl ha proposto di condividere alcuni obiettivi al fine di definire un accordo quadro territoriale. «Proponiamo - prosegue Bonan - una contrattazione proattiva e corresponsabile, che metta al centro la persona, il lavoro e l'azienda, elevando la partecipazione dei lavoratori e del sindacato per condividere obiettivi che garantiscano crescita alle aziende innovative e benessere e aumento delle competenze ai lavoratori».
LA PROPOSTA
«L'idea - ha sottolineato il Segretario generale aggiunto Rudy Roffarè introducendo i lavori della tavola rotonda - è quella di una maggiore condivisione e partecipazione per governare i cambiamenti del lavoro. Per rendere effettiva la partecipazione dei lavoratori e del sindacato alle scelte aziendali attraverso la contrattazione aziendale proponiamo, ad esempio, l'istituzione di commissioni paritetiche per la formazione continua, per coinvolgere i lavoratori sugli obiettivi di risultato, per governare le trasformazioni dovute all'introduzione dei robot e per incrementare strumenti per il benessere dei lavoratori come orari, smart working e welfare. La cooperazione tra le parti sociali e la partecipazione alla gestione delle imprese, inoltre, può essere tradotta in esperienze di partecipazione ai Consigli di amministrazione e di sorveglianza».
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci