L'IMPRENDITORE
BELLUNO Dalle Dolomiti alla Cina, per creare un'azienda con un

Giovedì 23 Maggio 2019
L'IMPRENDITORE BELLUNO Dalle Dolomiti alla Cina, per creare un'azienda con un
L'IMPRENDITORE
BELLUNO Dalle Dolomiti alla Cina, per creare un'azienda con un fatturato di 24 milioni di dollari in sei anni. L'avventura di Roberto Leone inizia nel 1972, quando nasce a Cortina d'Ampezzo; oggi la sua NiRoTech produce elettronica a Hong Kong con mentalità italiana e l'obiettivo dichiarato di raddoppiare il fatturato in tre anni.
VERSO LA CINA
Nel 2002, a trent'anni, dopo una buona esperienza nel settore acquisti per varie imprese dell'elettronica in Veneto, accetta un trasferimento in Cina: «E da allora non l'ho più lasciata racconta Leone ho fatto carriera diventando general manager di tre società del mio gruppo, tra Shenzhen e Shanghai. C'è stata solo una breve parentesi italiana nel 2009, quando sono tornato per gli effetti della crisi economica. Ma in Italia, come molti che hanno trascorso tanti anni all'estero, non mi sentivo più a mio agio e dopo pochi mesi ho colto un'offerta di lavoro per volare a Hong Kong». Dopo un paio d'anni, però, l'azienda per cui lavora chiude. Leone non vuole sprecare il patrimonio di relazioni con clienti e fornitori che si è costruito negli anni e così, nel 2013, si improvvisa imprenditore, con la socia Nicole Yip fonda a NiRoThech, società specialista in componentistica per la meccatronica, con motore cinese e cuore italiano. Riesce a cucire progetti su misura per i clienti occidentali, con una catena di distribuzione unica.
L'AZIENDA
Oggi dà lavoro a 42 persone, fra Cina, Hong Kong e Vietnam: «Ho avuto indubbiamente la fortuna di trovarmi al posto giusto nel momento giusto, perché sei anni fa a Hong Kong era facile ottenere credito, anche partendo da zero. Ma per me, figlio di genitori normali di origini calabresi, papà funzionario delle poste e mamma maestra, abituato a lavorare duro sin da giovane, questo risultato è straordinario. E non voglio fermarmi: tutti i profitti di NiRoTech sono reinvestiti per costruire qualcosa che duri nel tempo». La strategia è diversificare. Come braccio produttivo di clienti italiani ed europei, NiRoTech agisce come un ibrido di fabbrica e venditore, conta su due siti produttivi in Cina, all'interno dei quali lavora proprio personale, a garantire così gli standard che i clienti desiderano e a scavalcare le barriere culturali. Da poco ha avviato la produzione anche in Vietnam: «Mossa strategica per attirare clienti preoccupati dalle conseguenze della guerra dei dazi tra Usa e Cina». Fra pochi mesi ci sarà l'avvio della prima fabbrica di proprietà di NiRoTech a Hong Kong, uno stabilimento per prodotti di alta gamma. «Così saremo competitivi sia per i clienti che richiedono una produzione di massa in Cina o Vietnam, sia per quelli che ricercano una manifattura 4.0». È quindi un modello unico nel suo genere, che costruisce un vero e proprio ponte tra Italia e Asia: alle imprese italiane il compito di attraversarlo. Lo schema di Roberto Leone offre ai clienti il vantaggio di produrre in Asia, ma con una qualità e una mentalità tutte italiane, anzi venete. Il meccanismo apre alle aziende italiane la possibilità di realizzare prodotti elettronici finiti in Asia, ma senza affrontare il dilemma che fino a ieri si era sempre posto: imbarcarsi in un rischioso investimento per aprire una sede in loco o fare tutto dalla madre patria, con l'incognita di dover cercare fornitori sconosciuti e con cui si potrebbero avere problemi. La terza via di Leone nasce come risposta a questi quesiti e consiste nell'affidarsi a un partner ben radicato sul posto, con una rete di fornitori affidabili e controllati, che gestisce produzione, qualità e spedizioni con la nostra mentalità tricolore.
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci