L'ESPERIENZA
BELLUNO Studenti in classe, mini commercianti nei corridoi della

Venerdì 8 Dicembre 2017
L'ESPERIENZA
BELLUNO Studenti in classe, mini commercianti nei corridoi della scuola. Alla media Nievo le merendine per la ricreazione sono diventate un business. Pizzette, yogurt, frutta e dolci: questi e altri sono i beni messi in vendita dai ragazzi per sostenere le attività della scuola e aiutare i compagni in difficoltà. Insomma, giovani imprenditori crescono, con un occhio attento al prezzo più conveniente, uno al ricavato e uno a chi è più sfortunato: l'iniziativa avviata nell'istituto diretto da Bruna Codogno ha permesso di creare una sorta di cooperativa scolastica utile a finanziare gite, acquisti di materiali e dare una mano alle famiglie meno abbienti. Un'impresa collettiva, grazie anche al supporto della Banca di Credito Cooperativo delle Prealpi di Tarzo, dove lo spirito di impresa ha lo stesso peso delle competenze sociali e civiche, con l'obiettivo finale di promuovere l'assunzione di responsabilità e l'autonomia negli studenti.
LO SPUNTO
Tutto è nato lo scorso anno quando l'istituto ha deciso di coinvolgere maggiormente le classi nella vita e nella gestione della scuola, istituendo il Consiglio dei Ragazzi; quest'anno il passo ulteriore, con la richiesta ai rappresentanti delle terze di gestire la vendita di pizzette, yogurt e frutta durante la ricreazione, un'attività di commercio a tutto tondo che non si limita al rapporto con i clienti ma comprende tutti gli impegni di un vero imprenditore. L'organizzazione dei compiti è divisa per settori e la gestione è mutuata da quella di una vera e propria azienda. Così c'è chi vende i prodotti, chi si occupa della scelta del panificio, dell'ortofrutta e della latteria dove acquistare i beni con l'obiettivo di contenere i costi perché il servizio sia accessibile a tutti gli alunni e chi è responsabile della rendicontazione e ha l'impegno di pagare i fornitori mensilmente, fare i versamenti nel conto corrente aperto da Banca Prealpi e inserire nel sito della scuola informazioni relative all'attività. La mini bottega propone due volte a settimana frutta e yogurt, negli altri giorni pizzette, panini, dolci e brioches.
IL BENEFICIO
In quanto ai proventi, le destinazioni sono più d'una. Il 30% è destinato a iniziative in favore degli alunni con difficoltà economiche, il 20% all'acquisto di materiale e il 50% a ridurre la quota per il viaggio di istruzioni delle classi terze a carico di ogni famiglia. Ad approvare e seguire con entusiasmo il progetto, di cui sono referenti le docenti Daria Burigo, Irma De Bona e Lorena Di Giuseppe, è la dirigente scolastica Bruna Codogno. «La vendita della merenda a scuola è un'iniziativa nata alcuni anni fa dagli insegnanti di sostegno con lo scopo di raccogliere fondi per l'acquisto di diversi materiali spiegano -, per aiutare agli alunni in difficoltà economica a partecipare a viaggi d'istruzione e per finanziare il Progetto Teatro. Dare la gestione dell'attività ai ragazzi, finora tutta in mano ai docenti, è stata la conseguenza naturale dell'idea di formazione che la nostra scuola persegue».
Alessia Trentin
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