L'EMERGENZA
BELLUNO Soli e poveri: gli anziani bellunesi hanno bisogno di servizi,

Mercoledì 6 Dicembre 2017
L'EMERGENZA
BELLUNO Soli e poveri: gli anziani bellunesi hanno bisogno di servizi, dei giovani e delle tecnologie. Che la popolazione stia invecchiano è un dato di fatto, che in Veneto il rapporto tra vecchi e giovani è di 1,59 contro i 2,15 di Belluno è cosa nota, ciò che spesse volte non ci si domanda è come vivano gli anziani. Rappresentano la maggioranza, ma si sentono isolati e soffrono la povertà. È quanto emerso ieri nell'ambito della tavola rotonda Il ruolo della comunità per un buon invecchiamento organizzata da Sersa in occasione della Giornata mondiale del volontariato. «Ci troviamo davanti a tre fattori le parole di Pavan -: l'invecchiamento della popolazione, il diritto alla salute e la scarsità delle risorse a disposizione. Per far fronte a questo non ci sono risorse sufficienti. Bisogna agire sul buon invecchiamento con stili di vita in grado di assicurare salute e autosufficienza».
L'ISOLAMENTO
In un faccia a faccia tra rappresentanti delle istituzioni e del mondo del volontariato sono stati messi sul piatto i problemi e cercate le soluzioni. L'isolamento e la solitudine sono due temi particolarmente avvertiti dagli anziani. Il trasporto pubblico locale a volte non è all'altezza delle necessità, ma il Comune sta studiando una soluzione. «La struttura del nostro territorio induce un po' l'isolamento ha dichiarato l'assessore al sociale Valentina Tomasi -, il trasporto pubblico locale potrebbe diventare a chiamata per tutta la provincia, questa è la proposta di Belluno. In questo modo si va incontro alle richieste e alle esigenze di tutti creando un servizio su misura».
LA POVERTÀ
Ma isolamento significa anche non poter partecipare alle proposte per mancanza di soldi. La povertà di questa parte della comunità è una piaga che l'associazione Antenna Anziani cerca di lenire. «Lo scorso anno abbiamo distribuito buoni spesa per diecimila euro ha spiegato ieri Agostina Campagna, presidente della onlus -, oltre a pacchi di alimenti e a medicinali. I nostri anziani a volte non escono semplicemente perché non hanno soldi. La solitudine, quindi, non è solamente legata alla struttura particolare del nostro territorio».
I GIOVANI
Per alleviare la sensazione di essere soli e abbandonati è fondamentale il ruolo dei giovani. Sersa lavorerà anche su questo. «Continuare a parlare del tema è un primo passo ha dichiarato l'amministratore unico Paolo Santesso -, abbiamo avviato il discorso con il Festival del buon invecchiamento e l'abbiamo proseguito con questo convegno. I giovani in tutto questo devono essere coinvolti, perciò al prossimo appuntamento li inviteremo così come li coinvolgeremo nel progetto di insegnare agli anziani l'uso della tecnologia, che aiuta a sentirsi meno soli».
Alessia Trentin
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