L'APPUNTAMENTO
BELLUNO Chi ha tenuto duro non se n'è pentito. L'avvio dei

Domenica 2 Agosto 2020
L'APPUNTAMENTO
BELLUNO Chi ha tenuto duro non se n'è pentito. L'avvio dei saldi e lo shopping serale sotto un cielo che brontolava e minacciava un acquazzone sono stati un successo. Ieri sera alle 21 piazza dei Martiri brulicava di persone assiepate attorno ai banchi dello Street Food. Poco male che la maggior parte dei negozi fosse chiusa, per i bellunesi lo struscio lungo il liston al termine di una giornata bollente spizzicando panini, piadine e fritti dai banchi degli ambulanti sono stati un toccasana.
GIUSTO ENTUSIASMO
Vivo il salotto buono del centro, dove i bar con la terrazza erano pieni e lungo la traversa centrale si faticava a passare, molto meno frequentate le vie laterali, tuttavia il giudizio complessivo dei commercianti al primo giorno di saldi è stato da pollice in su. «Abbiamo chiuso alle 20 invece che alle 19.30 perché c'erano tante persone in negozio spiega Silvia Ciani di Intimissimi e Calzedonia -, abbiamo fatto un'ora di pausa e poi abbiamo riaperto. Per i miei due negozi è stata una buona partenza. E' impegnativo, ma bisogna tenere duro e esserci». Per i commercianti del Consorzio quella di ieri è stata la seconda serata di apertura questa settimana, la prima era stata giovedì nell'ambito della rassegna Belluno di sera. Una faticaccia che molti, forse per la carenza di personale e la necessità di misurare le forze, non si sono sentiti di affrontare. In piazza delle Erbe era uno il negozio aperto, anche in via Roma molte botteghe avevano le luci spente e così in via Matteotti. Quasi tutti aperti, di contro, i bar dove si è concentrata la movida.
BUONA LA PRIMA
Il caldo del pomeriggio ha un po' rallentato una partenza che, in mattinata, era stata con il botto. A dispetto delle previsioni di chi temeva che la liberalizzazione degli sconti un mese prima dell'avvio ufficiale avesse smorzato la voglia di acquisti dei bellunesi, ieri mattina le piazze erano piene e i commercianti ammettono di aver lavorato senza sosta. «Nel pomeriggio molto meno, abbiamo perso le prime due ore perché per il troppo caldo molti hanno preferito uscire più tardi spiega Christian Marchetti -, ma nel complesso è andata molto bene». Nessuno, sembra, si attendeva l'assalto ai negozi quest'anno, sia perché i saldi estivi da prassi attirano meno rispetto a quelli invernali sia per la difficoltà in cui si trovano molte famiglie dopo il Covid. Tuttavia il parere comune alla categoria è che qualcosa si sia smosso, ieri. La si chiami voglia di normalità o desiderio di gratificazione dopo mesi di privazioni, fatto sta che la curva dell'economia del capoluogo ha avuto un piccolo sussulto e il sabato si è concluso bene per tutti. Certo, c'è anche la consapevolezza che l'effetto entusiasmo da saldi non durerà certo fino a fine settembre. Tutto si giocherà nelle prossime due settimane, poi il via vai si placherà e a settembre, in montagna va così, si sentirà già il richiamo del maglioncino più pesante e ai costumi e alle magliette in cotone si tornerà a pensare il prossimo anno.
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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