L'ANNIVERSARIO
BELLUNO La Farmacia dell'Immacolata soffia sulle prime cinque

Lunedì 30 Dicembre 2019
L'ANNIVERSARIO
BELLUNO La Farmacia dell'Immacolata soffia sulle prime cinque candeline. In provincia, finora, sono state aiutate 5mila persone. Il servizio ospitato nei locali della parrocchia di Mier ha girato in questi giorni la boa del primo quinquennio di attività e per i suoi gestori, Giorgio Corradini e la moglie Serena, è l'occasione per un primo bilancio. La farmacia, fondata insieme al salesiano don Luigi Vian, aiuta le persone indigenti del territorio distribuendo farmaci gratuiti, ma anche pannolini e beni per la cura dei bambini. Offre anche servizi medici ed è alla ricerca di un dentista disponibile a dare una mano a chi, le cure dentistiche, non se le può permettere. Stando ai numeri raccolti in questi primi anni, il bisogno c'è ed è sempre più radicato tra i bellunesi.
I NUMERI
«Bussano alla nostra porta circa 30 persone alla settimana spiegano i due coniugi . Molti si presentano tutte le settimane, quindi abbiamo un migliaio di persone all'anno. Ogni settimana, poi, ci sono due o tre accessi nuovi». Tanta l'umanità che fa riferimento alla farmacia della solidarietà, tra cui vedove con la pensione minima, donne sole, donne vittime di violenza, persone senza lavoro e con un'età che rende difficile trovare impiego, dipendenti da alcol, gioco e droghe, ex carcerati. Persone sofferenti, emarginate, donne incinte e indigenti e, tra questi, sempre più italiani, di molto aumentati in questi cinque anni. Sono i bellunesi in povertà sanitaria: persone che hanno i soldi per mangiare, sì, ma non avanzano loro quelli per curarsi, per pagare visite mediche e medicine, per pagare gli occhiali.
LA POVERTA'
«Il dono del farmaco spiegano i gestori è un approdo per chi ha navigato nel mare della solitudine: la gente cerca più dei farmaci, di cui pure ha bisogno». Nei locali della parrocchia dei Santi Gervasio e Protasio a Mier la gente cerca ascolto, comprensione, una mano per affrontare i tanti piccoli problemi della quotidianità. Giorgio e Serena ascoltano ringraziamenti, richieste di aiuto e preghiere, consigliano e indicano i contatti di professionisti amici. «Diamo indirizzi di associazioni, di avvocati, di persone che possono aiutare in situazioni che sembrano senza via d'uscita proseguono . Qualche non credente ha chiesto e ottenuto il Battesimo; cominciano ad andare a Messa e a recitare il rosario, accompagnati dai nostri volontari e un bel campionario da esibire è anche quello delle opere della Provvidenza, che sa anticipare le necessità dei poveri e prendere l'iniziativa». Il servizio si regge sul volontariato, sull'aiuto offerto dal Banco Farmaceutico e dalle persone generose. Tra queste anche chi guarda al di là delle necessità e pensa al cuore e a stampare un sorriso sul viso. Tempo fa, per esempio, una donna ha regalato alla farmacia prodotti solo apparentemente superflui, come profumi, trucchi, tinture per capelli. Giorgio e Serena li hanno donati alle donne e, una settimana dopo, le hanno viste tornare truccate e curate, felici.
Alessia Trentin
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