L'ALLERTA
BELLUNO È allarme rosso per il meteo dalle 14 di oggi fino alla

Sabato 5 Dicembre 2020
L'ALLERTA
BELLUNO È allarme rosso per il meteo dalle 14 di oggi fino alla mezzanotte di domani: in via preventiva le scuole sono state chiuse, così come tutti i passi dolomitici e 9 persone sono state evacuate dalla frazione di Canacede, a San Tomaso Agordino. «State a casa e muovetevi il meno possibile», è la richiesta del prefetto Adriana Cogode. E ormai diversi comuni, compreso Belluno, hanno aperto il Centro operativo comunale. L'allerta per oggi e domani, tra bufere di neve e possibili valanghe in quota, ha fatto tornare alla mente, per un momento, i giorni di Vaia di tre anni fa. Con la differenza che questa volta, a spettinare la provincia, non è il vento. Il pericolo riguarda le strade (tutti i passi dolomitici sono stati chiusi), i corsi d'acqua e i paesi nell'Alto Bellunese. «Per avere una misura di raffronto, la tripla allerta rossa era stata emanata soltanto in occasione di Vaia ha ricordato ieri il sindaco Jacopo Massaro riportando l'avviso di criticita della Protezionone civile regionale -. Ci auguriamo che la situazione non sia simile, ma non possiamo fare sottovalutazioni».
PROTEZIONE CIVILE
«Stiamo valutando con alcuni sindaci dell'Agordino eventuali evacuazioni a scopo precauzionale secondo quanto previsto dal piano valanghe definito dalla Regione a seguito di Vaia», ha detto ieri sera l'assessore regionale alla Protezione civile Gianpaolo Bottacin dopo la riunione dell'Unità di crisi che ha presieduto. Inoltre sono stati posizionati gruppi elettrogeni, mezzi di movimento terra e spazzaneve nelle zone montane da parte di gestori (Enel, Anas, Veneto Strade), Protezione Civile e vigili del fuoco. Ancora, per quanto riguarda l'aspetto sanitario, sono stati verificati i quantitativi di ossigeno e gasolio negli ospedali e nelle strutture per anziani rsa: ciò per prevenire eventuali isolamenti.
SCUOLE
In via prudenziale oggi le scuole di ogni ordine e grado rimarranno chiuse in provincia. Il Prefetto Adriana Cogode ha firmato il provvedimento ieri sera, al termine del Comitato che si è riunito in prefettura. «Tenuto conto del peggioramento delle condizioni meteorologiche atteso nelle prossime ore, si invita la popolazione ad evitare spostamenti, laddove non strettamente necessari». Questa la nota di Palazzo dei Rettori con cui è stata resa pubblica l'ordinanza prefettizia di chiusura di tutte le scuole. Qualche dubbio inizialmente su chi frequenta con didattica a distanza: nei licei del capoluogo è stato chiarito che tutte le lezioni sono sospese, ma a Feltre qualcuno farà scuola via web. Come ha reso noto la Prefettura se l'insegnante può fare lezione restando a casa è consentito. L'importante è evitare gli spostamenti.
IL PERICOLO
«Il limite della neve è in rialzo ha fatto sapere ieri pomeriggio Palazzo Piloni per cui in molte zone la neve che cadrà tra questa notte e domattina potrebbe sciogliersi andando a sommarsi alla pioggia (previste punte di 300 millimetri d'acqua in 48 ore). Per questo motivo preoccupa la situazione idraulica, soprattutto sugli affluenti del Piave». Attenzione particolare anche alla situazione valanghe, per i quantitativi di neve prevista e per l'innalzamento delle temperature, ma anche per la fragilità di alcuni territori. I Comuni sono dotati di piani di Protezione Civile che dovranno essere attuate.
SULLE STRADE
A livello di viabilità ieri non sono state rilevate criticità, a parte alcuni mezzi pesanti bloccati senza catene a Cortina: tre camion lituani hanno bloccato temporaneamente una via interna. Si sono fermati a 4 gli interventi di soccorso dei vigili del fuoco per la neve ieri in provincia. Fino a lunedì divieto ai mezzi pesanti sulla statale 51 Alemagna dal km 72+500 al km 118+150; statale 51 Bis dal km 0+000 al km 12+480; statale 52 Carnica dal km 64+137 al km 110+200. E ieri sera, alle 19, Veneto Strade ha chiuso tutti i passi dolomitici.
PREVISIONI
La situazione raggiungerà il suo apice oggi pomeriggio, dalle 14 in poi, e la Provincia potrebbe decidere di attivare il Centro coordinamento dei soccorsi. Il pericolo valanghe sarà 4-forte, cioè il massimo, nelle Dolomiti e 3-marcato sulle Prealpi. «Saranno da aspettarsi grandi valanghe spontanee lungo i pendii ripidi e i canaloni abituali in tutte le esposizioni», chiarisce Arpav.
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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