IL TEST
BELLUNO Jack, Mia e Dinka promossi cani da ricerca persone tra le macerie. Le tre unità del Nucleo Cinofilo Fiammetta dell'Ana Belluno, con i loro rispettivi proprietari Marinella Cassol, Tiziana Corazza e Stefano Vendrami, ieri a Ghedi, in provincia di Brescia, hanno superato lo specifico esame Enci. «Si tratta - spiega Franco Dal Dura, istruttore e responsabile del Nucleo Cinofilo - di un test operativo a valenza internazionale che simula un intervento reale su terremoto. Nello specifico, la prova consiste nel ritrovare tre dispersi sepolti sotto le macerie in un'area di circa 2500 metri quadrati, in un tempo a disposizione di venti minuti. I conduttori non possono entrare tra le macerie e vengono valutati da come gestiscono l'area di ricerca attraverso una tattica che dichiarano precedentemente. Ovviamente, per superare l'esame, i cani devono ritrovare tutti i dispersi». Un'altra valutazione che i giudici fanno riguarda la tempestività e la precisione della segnalazione del cane che avviene tramite un abbaio perseverante. «Questo ottimo risultato - sottolinea Dal Dura - è una conferma del lavoro di addestramento e della professionalità dei nostri volontari: ci alleniamo costantemente, sacrificando quasi tutto il nostro tempo libero per la preparazione dei cani. Attualmente il Nucleo ha nove unità operative brevettate ma contiamo, entro la fine dell'anno, di aggiungerne delle altre. La squadra bellunese si conferma così una delle più preparate in Italia: pur sperando non debba mai succedere, siamo sempre pronti a intervenire in caso di calamità».
Raffaella Gabrieli
© RIPRODUZIONE RISERVATA BELLUNO Jack, Mia e Dinka promossi cani da ricerca persone tra le macerie. Le tre unità del Nucleo Cinofilo Fiammetta dell'Ana Belluno, con i loro rispettivi proprietari Marinella Cassol, Tiziana Corazza e Stefano Vendrami, ieri a Ghedi, in provincia di Brescia, hanno superato lo specifico esame Enci. «Si tratta - spiega Franco Dal Dura, istruttore e responsabile del Nucleo Cinofilo - di un test operativo a valenza internazionale che simula un intervento reale su terremoto. Nello specifico, la prova consiste nel ritrovare tre dispersi sepolti sotto le macerie in un'area di circa 2500 metri quadrati, in un tempo a disposizione di venti minuti. I conduttori non possono entrare tra le macerie e vengono valutati da come gestiscono l'area di ricerca attraverso una tattica che dichiarano precedentemente. Ovviamente, per superare l'esame, i cani devono ritrovare tutti i dispersi». Un'altra valutazione che i giudici fanno riguarda la tempestività e la precisione della segnalazione del cane che avviene tramite un abbaio perseverante. «Questo ottimo risultato - sottolinea Dal Dura - è una conferma del lavoro di addestramento e della professionalità dei nostri volontari: ci alleniamo costantemente, sacrificando quasi tutto il nostro tempo libero per la preparazione dei cani. Attualmente il Nucleo ha nove unità operative brevettate ma contiamo, entro la fine dell'anno, di aggiungerne delle altre. La squadra bellunese si conferma così una delle più preparate in Italia: pur sperando non debba mai succedere, siamo sempre pronti a intervenire in caso di calamità».
Raffaella Gabrieli
