Inps: calano artigiani e negozi ma anche i disoccupati

Mercoledì 29 Gennaio 2020
Inps: calano artigiani e negozi ma anche i disoccupati
LA FOTOGRAFIA
BELLUNO Calano gli artigiani, calano i commercianti, ma nel Bellunese c'è comunque il tasso di disoccupazione più basso d'Italia: nel 2018 era al 4,35% con 4135 disoccupati da dati Inps. La fotografia emerge dai dati svelati dall'Inps ieri in una conferenza stampa in cui è stato presentato il nuovo sistema per velocizzare le code. Da lunedì 3 febbraio infatti anche nelle sedi dell'Inps del Bellunese sarà possibile prenotare l'accesso agli sportelli, evitando così la fila.
LA RIVOLUZIONE
Da questa data, la sede provinciale di viale Fantuzzi e le Agenzie territoriali di Feltre, Pieve di Cadore e Agordo riceveranno l'utenza, «che voglia accedere alle informazioni di linea, previo caricamento di una prenotazione oraria a scelta su slot disponibili a calendario. Lo sportello per le attività veloci resterà comunque libero da prenotazioni ha spiegato la direttrice provinciale dell'Istituto nazionale di previdenza, Gabriella Bond -. Per uniformare gli orari di apertura e chiusura degli sportelli a livello regionale, l'orario già in vigore sarà anticipato alle 8.30 12.30 di tutti i giorni da lunedì a venerdì». La Direzione regionale del Veneto dell'Inps, nei mesi scorsi, ha ricevuto autorizzazione a «sperimentare la prenotazione obbligatoria per accedere agli sportelli fisici dell'Istituto, previsti dalla Circolare 103 del 2019, assieme ad altre regioni». Alcune sedi del Veneto «hanno già avviato la sperimentazione sul servizio di informazione di primo livello -ha ribadito la dottoressa Bond - a prenotazione obbligatoria ed hanno riscontrato una più efficace interazione con l'utenza e la riduzione dei tempi di attesa agli sportelli. Da lunedì 3 febbraio si aggiungeranno, a completamento, le sedi di Verona, Padova e Belluno».
I NUMERI
Attualmente i numeri degli accessi a Belluno è di 65 al giorno in media, 50 a Feltre, 30 a Pieve di Cadore e 20 ad Agordo. I tempi di attesa per Belluno e Feltre si attestano, sempre in media, ai 20 minuti. Sono 84 i dipendenti dell'Inps, l'ultimo concorso ne ha assunti 8, ma sette sono andati da altre parti. Gli accessi totali all'Inps, nel 2016 erano stati 13.467, 15.217 nel 2017 e ben 18.402 nel 2018. La responsabile dell'Urp, Gloria Felicioli ha ricordato come questo aumento possa derivare anche dalle richieste dei Pin: «Al giorno d'oggi è molto utile che ogni utente ottenga il suo Pin, con il quale può gestire in autonomia moltissimi servizi». Con l'occasione il presidente del comitato Inps, Valerio Zannin ha fornito alcuni dati estrapolati dal bilancio sociale dell'Istituto. Se nel 2017 erano 205.781 i residenti in Provincia, nel 2018 sono 204.900. Le nuove aziende private: nel 2016 erano 5461, 5496 (2017) e 5514 (2018); le aziende pubbliche erano 193 (nel 2016), 196 (nel 2017-18). Veniamo alle posizioni attive degli artigiani: 6392 (2016), 6217 (2017), 6089 (2018), «si va calando, più di 200 vanno in pensione». Per il settore del commercio: 7459 posizioni (2016), 7221 (2017), 6916 (2018), «si registra la riduzione di 300 attività, è la chiusura dei piccoli negozi inghiottiti dai grandi gruppi». Dati della disoccupazione: 6002 nel 2016 con tasso di disoccupazione al 6,30%, 4828 (5,10%) nel 2017 e 4135 (4,35%) nel 2018, «vantiamo il tasso di disoccupazione più basso in Italia, le aziende assumono». Per quanto riguarda l'occupazione: 90740 nel 2016, 90168 (2017), 90842 (2018) lavoratori in provincia. L'iscrizione di nuove aziende passa dalle 365 (2016) alle 422 del 2018. I lavoratori assicurati dalla gestione privata sono nel 2018 60.053, contro i 57.417 del 2016. Trattamento di fine rapporto: nel 2016 sul fondo c'erano uscite per 122.126.240 euro, mentre nel 2018 si è scesi a 81.309.077 euro (ci sono meno aziende fallite che non hanno potuto pagare il trattamento di fine rapporto). Sono 17 le visite ispettive del 2018, con l'accertamento di 997.536 euro di evasione di contributi. Un discorso a parte merita la Cassa integrazione, che ammortizza «il disagio della stagionalizzazione del lavoro, la Cassa spesso integra l'orario di lavoro», ha spiegato la direttrice Gabriella Bond.
Federica Fant
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