InLab: in 70 alla fucina di idee legate al territorio

Mercoledì 11 Settembre 2019
IL PROGETTO
BELLUNO Nella fucina di idee di InLab sono iniziati i lavori. Il Challenge Day di ieri mattina a Palazzo Bembo, quartier generale del progetto InLab finanziato da Cariverona e di cui il Comune di Belluno è capofila, ha preso il via con una giornata di ascolto. Tante persone, tanti bisogni, tante idee diverse si sono incontrate nelle stanze del nuovo polo culturale. Una settantina i portatori di interesse che hanno animato i tavoli di discussione dedicati a temi culturali, sociali, educativi, turistici, imprenditoriali e ambientali; tra di loro, enti pubblici, associazioni di categoria e rappresentanti del mondo del volontariato, dai Comuni di Belluno, Limana, Longarone e Ponte nelle Alpi a Confindustria Belluno Dolomiti, Fondazione Cariverona e Dmo, passando per realtà come l'Associazione Bellunesi nel Mondo, Tib Teatro, Amici della Bicicletta e molte altre. Ha preso così il via la prima fase, quella di ascolto del territorio, di un progetto che ha l'obiettivo di rafforzare le reti di collaborazione esistenti, locali e non solo, e coinvolgere nuovi partner, per migliorare la capacità di intercettare bandi e finanziamenti nazionali e internazionali. Tra i temi affrontati dai 6 tavoli di lavoro, le possibilità di sviluppo socio-economico della provincia bellunese nei prossimi vent'anni e il mantenimento di quel clima di collaborazione e supporto nato dopo il passaggio della tempesta Vaia. «È un'occasione importante per ideare progetti adatti alle aree montane e sviluppare da qui reti di partnership per la ricerca dei finanziamenti - sottolinea il sindaco Massaro . I soldi ci sono, bisogna saperli andare a cercare, soprattutto in Europa: in Italia, purtroppo, non li intercettiamo al meglio, soprattutto con progetti isolati e poco organici. InLab propone invece una visione globale e di tipo strategico per l'intero territorio, con una costruzione dei progetti che facilita l'accesso a bandi e risorse: cerchiamo cosa serve e cosa manca a questo territorio, e poi lavoriamo per ottenere progetti e finanziamenti. Finalmente, dopo anni di tentativi, siamo riusciti a realizzare questo aggregatore di idee e competenze. Un'idea innovativa, tanto che abbiamo già avuto contatti con realtà a livello nazionale e internazionale intenzionate a copiare il modello». (atr)
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