Industria 4.0: territorio decisivo per le sfide future

Sabato 20 Gennaio 2018
IL DIBATTITO
BELLUNO Il territorio decisivo per vincere la sfida della rivoluzione tecnologica. Lo sviluppo delle imprese parte dal locale affrontando le sfide legate alle procedure dell'Industria 4.0. È questa la convinzione di Michele Tiraboschi, direttore del Centro studi internazionali e Comparati Marco Biagi e docente all'Università di Modena e Reggio Emilia. È lui l'ospite del dibattito in programma lunedì, alle 16 e organizzato da Confindustria Dolomiti. «Le parole di Tiraboschi afferma il presidente degli industriali bellunesi, Luca Barbini confermano che la strada intrapresa con il digital innovation hub di Feltre va nella giusta direzione. La sfida di Industria 4.0, infatti, non è prettamente tecnologica, ma anche e soprattutto culturale. Una sfida che potrà essere vinta solo se la tecnologia non sarà chiamata a rimpiazzare l'uomo, ma semmai ad abilitarne competenze, autonomia e creatività dentro i luoghi di lavoro». La ratio del piano è tanto chiara quanto semplice: costruire due pilastri, gli investimenti in tecnologia e le competenze per governarli. Ed è su questo che Confindustria Belluno Dolomiti sta lavorando, soprattutto attraverso il progetto del DIH, con un modello innovativo per la sinergia pubblico-privato che serve non solo al finanziamento del centro, ma anche ad attivare percorsi di digitalizzazione rivolti sia alle imprese che alla pubblica amministrazione, al fine di fare della provincia bellunese una sorta di smart land. L'altra peculiarità è la collocazione del DIH all'interno di un istituto tecnico industriale, concretizzazione di uno degli obiettivi del sistema della formazione di industria 4.0. E con la pubblicazione, nei giorni scorsi, del decreto di istituzione dei Competence center, è stato posto anche il tassello che completa il quadro normativo di Industria 4.0. Francesco Seghezzi, direttore della Fondazione Adap, a sua volta relatore al convegno di lunedì, aggiunge: «Il piano Industria 4.0 ha portato ottimi risultati nel suo primo anno di vita in termini di investimenti in macchinari e software. Ora è necessario fare un passo avanti generando investimenti in capitale umano e soprattutto in nuovi modelli organizzativi».
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