IN TRIBUNALE
BELLUNO Pronta la richiesta di rinvio a giudizio per i tre indagati

Venerdì 1 Ottobre 2021
IN TRIBUNALE BELLUNO Pronta la richiesta di rinvio a giudizio per i tre indagati
IN TRIBUNALE
BELLUNO Pronta la richiesta di rinvio a giudizio per i tre indagati dell'inchiesta A tutto gas. Il sindaco di Feltre Paolo Perenzin, il sindaco di Quero e amministratore unico di Bim infrastrutture (Bim Infra) Bruno Zanolla, e il direttore tecnico della società, nonché ex senatore ed ex sindaco, Giovanni Piccoli dovrebbero ricevere la notifica proprio in questi giorni. È quanto trapelato da fonti interne alla Procura. L'ipotesi di reato è di turbata libertà degli incanti e riguarda la gara per l'affidamento del servizio di distribuzione del gas in provincia.
PARTE CIVILE
Italgas, nel frattempo, si è rivolta all'avvocato Paola Severino, ex ministro della Giustizia, per chiedere copia degli atti e valutare la possibilità di costituirsi parte civile nell'udienza preliminare che sarà fissata dal gup. Italgas è la società che riuscì ad aggiudicarsi il bando. Secondo la ricostruzione della pubblica accusa, Bim Infrastrutture non partecipò alla gara. Rimase nell'ombra e poi intervenne all'improvviso. Non in modo diretto ma tramite il sindaco Perenzin (avvocato Luciano Perco) con un ricorso di 42 Comuni che contestava l'ammontare del valore delle reti. Ma 17 di loro non sono metanizzati e Feltre aveva come gestore uscente proprio Italgas, quindi non avrebbero potuto vantare alcuna pretesa. La vicenda viene spiegata in modo chiaro dal Tar: «I Comuni ricorrenti in realtà non agiscono per far valere in modo immediato e diretto un interesse proprio, ma per far valere l'interesse della società da loro partecipata». L'aumento di quel valore, infatti, non avrebbe recato loro alcun vantaggio diretto perché i 15 milioni di euro di scarto tra un prezzario e l'altro sarebbero finiti nelle tasche di Bim Infrastrutture e non dei sindaci. «Il gestore uscente (cioè Bim infrastrutture, ndr) conclude il Tar - sarebbe pertanto l'unico legittimato ad agire in giudizio facendo valere tali doglianze». Sulla base di quanto raccolto dalla Procura, i tre indagati avrebbero tentato di bloccare la gara in tutti i modi.
LE PRESSIONI
Ad esempio, facendo pressione sul responsabile unico del procedimento (rup), ossia la dirigente del Comune di Belluno Maura Florida, affinché annullasse la gara. Il 22 novembre 2019 c'era stata una mozione dell'assemblea dei sindaci indotta secondo la pubblica accusa dal sindaco di Feltre. Un mese dopo, Florida avrebbe ricevuto una lettera, a firma di Paolo Perenzin, con cui veniva intimata a sospendere l'ulteriore corso della gara, «prospettando, in caso di rifiuto, conseguenze negative per la sua carriera di dirigente amministrativa». E avvisandola che sarebbe stata comunque «chiamata a rispondere personalmente dei danni economici causati a Bim infrastrutture e ai soci». Sarebbe seguita un'altra lettera, il 27 gennaio 2020, con lo stesso tono e sempre a firma del Perenzin.
I CONTATTI A ROMA
L'opposizione della dirigente di Belluno avrebbe spinto i vertici del Bim, Zanolla (avvocato Massimo Moretti) e Piccoli (avvocati Carlo Tremolada e Mario Mazzoccoli), a chiedere aiuto al ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà definito dalla Procura un intermediario inconsapevole per allacciare i rapporti con Roma. Secondo il pm Paolo Luca, titolare del fascicolo, sarebbero stati chiamati funzionari del ministero dello Sviluppo Economico per emanare un provvedimento ad hoc ma, anche in questo caso, la richiesta sarebbe stata rimandata al mittente. «C'erano i tempi e i modi per intervenire nel corso della procedura facendo valere i propri interessi e i propri diritti. Perché non l'hanno fatto prima?». È questa la domanda che traspare dalle copiose pagine dell'inchiesta A tutto gas. Gli indagati si sono sempre dichiarati innocenti spiegando di aver agito «per l'interesse della comunità» e di aver fatto tutto «alla luce del sole, in assoluta trasparenza, con atti ufficiali e con la finalità di difendere l'interesse pubblico».
Davide Piol
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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