IN AULA
BELLUNO Premio San Martino Juniores. Cambia il regolamento del noto riconoscimento

Venerdì 30 Luglio 2021
IN AULA BELLUNO Premio San Martino Juniores. Cambia il regolamento del noto riconoscimento
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BELLUNO Premio San Martino Juniores. Cambia il regolamento del noto riconoscimento che la città di Belluno ogni anno dedica ad un cittadino, o gruppo o associazione, che si siano distinti con il proprio operato: ora i premi saranno due, quello rivolto ai minorenni e quello ai maggiorenni. Insomma, cambio di passo per svecchiare la ricorrenza e coinvolgere anche le nuove generazioni che potranno così segnalare amici e coetanei meritevoli dell'insignazione. La novità, non è l'unica del rinnovato regolamento, è stata votata ieri in sede di Consiglio comunale (che è tornato in presenza in sala Bianchi) e sarà attiva già dall'edizione 2021. L'obiettivo è ridare smalto ad una tradizione che, prossima a girare la boa dei cinquant'anni, ha bisogno di una ventata di novità, restando tuttavia aderente ai principi originari.
IL REGOLAMENTO
A lavorare al nuovo regolamento sono stati i consiglieri Giangiacomo Nicolini, capogruppo di Belluno D+, e Fabio Rufus Bristot del gruppo misto. Una revisione arrivata in zona Cesarini, come ha ammesso lo stesso Bristot, ma in tempo per diventare operativa in vista di novembre. Le candidature possono essere presentate entro il 30 agosto e quest'anno dovranno essere almeno due quelle accettate. «Abbiamo deciso di non disarticolare il principio per cui era stato istituito il Premio ha spiegato in aula Bristot -, perciò abbiamo varato solo modifiche minimali, ma che possono avere rilevanza per rendere ancora più autorevole e blasonato a livello nazionale il nostro riconoscimento». Si è dunque deciso di introdurre un premio per gli under 18. «Questo per trasferire responsabilità e attenzione al mondo dei più giovani ha aggiunto il consigliere nell'esporre il testo del regolamento -, noi consiglieri non sempre diamo il giusto merito alle eccellenze che gli adolescenti, invece, possono farci conoscere». Non solo, viene ora aumentato il numero di firme necessarie a presentare una candidatura, andrà da un minimo di 25 ad un massimo di 100, ed è stato meglio definito il ruolo delle associazioni che possono candidarsi. Il testo così rinnovato ha passato il voto dell'assemblea ed entrerà in vigore entro pochi giorni.
IL CASO
Questo è stato il tema per così dire più leggero affrontato ieri dai consiglieri in una riunione apertasi con un tono del tutto diverso. Prima degli ordini del giorno, infatti, ha preso parola il consigliere di opposizione Franco Roccon per chiedere la testa dell'assessore alla cultura Marco Perale. Semplice la motivazione: lo slittamento a data da destinarsi della mostra sul Tiziano. Il capogruppo di Civiltà Bellunese Liga Veneta: «Ci si attendeva dal suo operato uno scatto di professionalità, visti i titoli blasonati di storico bellunese, nella realtà l'assessore non è riuscito a far emergere il Comune in quel ruolo naturale di capofila culturale, né a generare un ruolo di squadra tale da far crescere il settore della cultura. Come gruppo consiliare chiediamo le pronte dimissioni per manifesta incapacità amministrativa». Ma la risposta del sindaco è arrivata subito ed è stato un secco no. Il primo cittadino ha difeso l'operato del suo assessore ribadendo come alla base della decisione di non organizzare la mostra a dicembre ci sono i numeri della pandemia. «Facciamo le cose quando è possibile farle e con le accortezze necessarie - le parole di Massaro -. Non si ritiene ci sia una questione relativa alle deleghe dell'assessore. Questa amministrazione non hai mai lavorato puntando sul singolo assessore per ottenere i risultati, ma abbiamo sempre valorizzato la squadra. Mi dispiace dunque la polemica, con l'attacco al ruolo istituzionale del singolo assessore».
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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