Imprese, demografia in chiaroscuro

Lunedì 20 Agosto 2018
Imprese, demografia in chiaroscuro
LA FOTOGRAFIA
BELLUNO Acquisizioni, reti d'impresa, e anche gioco di squadra. Nel mare dell'economia bellunese il pesce piccolo si lascia mangiare dal pesce grosso. E non necessariamente è un male: è la globalizzazione declinata a livello locale, che cambia la mappa della geografia d'impresa. Una mappa che vede diminuire i capoluoghi e ingrossarsi le periferie. Fuor di metafora, diminuiscono le sedi d'impresa, aumentano le filiali. Lo dice la fotografia scattata dall'ufficio studi e statistica della Camera di Commercio che ha mixato i dati relativi al primo semestre 2018 e ha calcolato al dettaglio la demografia delle imprese bellunesi. Al netto di Sappada, ovviamente. Perché il numero delle imprese del Comune ex bellunese, confluito in Friuli, non è più affare della Camera di Commercio bellunese: ergo, sono state tolte dal conto 175 imprese e 58 filiali.
I DATI
Secondo l'indagine, la provincia dolomitica ha perso 124 sedi d'impresa nel corso del periodo gennaio-giugno. Poco male, perché il numero viene compensato dalle 106 filiali in più. Non si tratta quindi di morte delle aziende, ma di trasformazione. Lo dicono i numeri: la provincia di Belluno, al 30 giugno, conta 14.132 sedi e 4.188 unità locali dipendenti. I due dati evidenziano un quadro in peggioramento sul fronte delle sedi d'impresa, ma in miglioramento per quanto riguarda le unità locali dipendenti.
COMMERCIO E COSTRUZIONI GIÙ
Risultano in flessione le costruzioni, con 67 unità in meno, ma con un lieve incremento in termini di filiali dipendenti (+9). Sofferenza anche per le attività manifatturiere con 53 sedi d'impresa in meno, ma in recupero sulle unità locali (+17, di cui +8 nell'industria alimentare). Metalmeccanica e legno-arredo sono i comparti più penalizzati sul fronte delle sedi di impresa (rispettivamente -18 e -21). Anche il commercio perde 53 sedi d'impresa, analogamente a quanto avveniva un anno fa, a fronte di 7 filiali in più.
AGRICOLTURA SU
L'agricoltura acquisisce 33 sedi d'impresa (contro le +11 di un anno fa) a fronte di una stazionarietà delle unità locali. Crescono anche i servizi alle imprese (+13 sedi e +37 unità locali) e i servizi alle persone (rispettivamente +20 sedi e +7 filiali). Emblematica la situazione del settore alloggio e ristorazione, in perdita di 15 sedi (a differenza di quanto avveniva un anno fa con ben 20 sedi in più), ma con un aumento di 24 unità locali.
IL COMMENTO
«Assistiamo alla crescita delle filiali, perché stanno intensificandosi i processi di acquisizione e incorporazione d'impresa - dichiara Mario Pozza, presidente della Camera di Commercio di Belluno e Treviso -. Ciò porta ad un cambiamento degli assetti proprietari che sta trasformando il tessuto imprenditoriale anche del Bellunese. Dobbiamo identificare almeno tre macro-traiettorie: quali sono i settori che continuano ad avere una consistenza in espansione; quali settori invece si espandono solo in termini di unità locali ma non in termini di sedi; quali settori infine conoscono soltanto un trend di contrazione in entrambi i fenomeni».
Damiano Tormen
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