IL PROGETTO
BELLUNO In tempi di crisi economica e di necessità di ricostruire

Lunedì 26 Novembre 2018
IL PROGETTO
BELLUNO In tempi di crisi economica e di necessità di ricostruire il tessuto produttivo locale per un mondo del lavoro meno precario e più aderente alle esigenze del territorio, appare indispensabile aprire tutte le finestre utili per avvicinare sempre più tale realtà a quella formativa, ovvero all'universo della scuola. È quanto si prefigge l'Osservatorio delle competenze, iniziativa presentata a palazzo Piloni e che sarà sviluppata con il coordinamento dell'Amministrazione provinciale di Belluno. Si tratta di un progetto realizzato nell'ambito delle iniziative proposte dal Digital Innovation Hub finanziato con i Fondi dei Comuni di Confine. Dovrà essere uno strumento idoneo a studiare e valutare i fabbisogni di competenze delle imprese della provincia verificando le esigenze di formazione e qualificazione espresse dai diversi settori produttivi e territoriali. Uno strumento innovativo e agile, dinamico e aperto, continuamente implementabile attraverso i dati raccolti, e pensato come un sensore con visione progettuale della realtà bellunese. È un progetto che chiama in causa vari soggetti, come ricordato da Ivan Minella, consigliere all'Innovazione della Provincia di Belluno. Infatti è proprio la grande sfida dell'innovazione, nonché dell'accelerazione dei processi economici in continua evoluzione, a dettare l'agenda di una indispensabile collaborazione tra mondo del lavoro, scuola e pubblica amministrazione. Anche quest'ultima è interessata, come ribadito da Umberto Soccal, presidente del Consorzio Bim Piave, soprattutto per quanto riguarda le necessità di formazione, aggiornamento e riqualificazione del personale degli enti pubblici. Per Andrea Ferrazzi, direttore di Confindustria Belluno Dolomiti, l'attuale crisi economica anche in provincia di Belluno impone un drammatico aut aut: o si concretizzano strumenti di formazione continua oppure si rischiano ulteriori espulsioni dal mondo del lavoro. Allora c'è bisogno anche della scuola, ha sottolineato il sindaco di Feltre Paolo Perenzin, perché insieme si possono costruire percorsi che individuano e valorizzano le competenze in campo e le indirizzino a futuro sviluppo del tessuto economico provinciale. Il professor Francesco Seghezzi, direttore della Fondazione Adapt, partner tecnico-scientifico del progetto, ha insistito sul concetto che il problema del mercato del lavoro è di tutti, perciò implementabile con ulteriori attori quali, ad esempio, le forze sindacali e i Centri per l'impiego. L'Osservatorio monitorerà così il territorio locale per ricavarne dati utili a governare la trasformazione del mercato del lavoro nelle nostre vallate, grazie al lavoro dei ricercatori di Adapt che terranno i loro riflettori costantemente accesi su ciò che succede attorno a noi. In buona sostanza si raggiungerà l'obiettivo solo con concrete sinergie: ciascuno - scuola e mondo del lavoro - dovrà metterci del suo. Prima di tutto dovrà crederci e sapersi mettere in gioco.
Dino Bridda
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