IL PROGETTO
BELLUNO Censiti e mappati. Con segnaletica nuova e uniformata, sia

Sabato 19 Giugno 2021
IL PROGETTO
BELLUNO Censiti e mappati. Con segnaletica nuova e uniformata, sia verticale che orizzontale. Sono 376 i chilometri di sentieri che corrono lungo la dorsale prealpina bellunese e che entrano a far parte di un sistema grazie all'alleanza tra sei Comuni: non una banalità per l'escursionista che troverà le stesse tabelle all'inizio di ogni sentiero e agli incroci più importanti con informazioni di carattere toponomastico, con quote e tempi di percorrenza. Ad aderire al Manuale operativo per la segnaletica degli itinerari del territorio della Valbelluna sono Belluno, Ponte nelle Alpi, Limana, Borgo Valbelluna, Sedico, Sospirolo. Più l'apporto delle Unioni montane di Belluno-Ponte e Valbelluna. Un progetto condiviso con la Regione Veneto e benedetto dal Cai: il modello, per la tabellazione orizzontale, è stato preso in prestito dal Club alpino italiano, in quanto maggiormente idoneo. In pratica: saranno a strisce rosse e bianche i segnavia a vernice, posti su sassi o tronchi d'albero, pronti ad offrire informazioni di continuità al percorso.
LA COLLABORAZIONE
«È un primo esempio di come, in area omogenea, ci si possa dotare di un regolamento comune. Va ringraziato il Cai per la disponibilità» è la precisazione dell'assessore di Borgo Valbelluna, Simone Deola che, con Alex Segat (Unione montana Valbelluna), ha lanciato il progetto già quattro anni fa. A presentare i dettagli, ieri a Palazzo Piloni, sede dell'ente Provincia, c'erano i rappresentanti dei vari Comuni aderenti: Marta Viel, Marco Bogo, Cinzia Dal Molin, Karin Casaril, Simone Deola, più Oliseo Salvagno per l' Unione montana Belluno-Ponte nelle Alpi. Alcuni Comuni sono in stato avanzato nel progetto, altri si stanno uniformando attraverso una graduale sostituzione, altri ancora si sono accodati in corso d'opera. Tutti hanno messo sul piatto migliaia di euro, da 5000 a 35mila euro. Sono decine le squadre di volontari già coinvolti nell'operazione: dagli alpini dell'Ana alla Protezione civile, dalle Pro Loco alle varie associazioni presenti sullo specifico territorio. A fare da riferimento è il manuale che evita, sulla sentieristica, confusioni oggi presenti, predisposto per permettere di avere una base comune che andrà al di là dei rinnovi amministrativi. In arrivo, poi, c'è una cartografia con dati che confluiranno, man mano, nella carte Tabacco. Un appello, infine, è portato a nome di tutti i Comuni aderenti: si chiede agli appassionati di moto da enduro di portare rispetto all'impegno di questi volontari: «Non va criminalizzata la categoria, ma non si lasciano i solchi su sentieri che non sono piste da motocross».
Daniela De Donà
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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