IL PROCESSO
BELLUNO Il caso dell'omicidio stradale di Barbara Durastante, la

Giovedì 14 Marzo 2019
IL PROCESSO
BELLUNO Il caso dell'omicidio stradale di Barbara Durastante, la 42enne bellunese morta mentre viaggiava sull'auto condotta dall'amico Evandro Gonsalves Galhardo, arriverà oggi di fronte al giudice. Ma il processo si farà senza imputato, che è fuggito, e senza la parte civile. La famiglia della vittima (il papà e la sorella) ha deciso infatti di intraprendere la causa civile. Il padre si è affidato a Giesse risarcimenti (società bellunese di risarcimento danni e responsabilità civile) e tramite l'avvocato Nives Zanon ha valutato di restare fuori dal processo. La vicenda infatti è già al centro del processo civile che si sta celebrando in Tribunale a Milano. La famiglia ha ottenuto una prima tranche di risarcimento dall'assicurazione, che inizialmente non aveva voluto pagare perché la donna era in auto senza cinture. Il processo andrà avanti per ottenere il risaricmento completo.
Intanto oggi, in Tribunale a Belluno, il gup Enrica Marson è chiamata a decidere dell'eventuale rinvio a giudizio per l'imputato, Evandro Gonsalves Gahlardo, 40enne anni, brasiliano, chiamato a rispondere di omicidio stradale. Lui ovviamente non ci sarà. È fuggito in Brasile. Sarà rappresentato dagli avvocati Ferruccio e Davide Rovelli.
Lo schianto avvenne la sera del 19 dicembre 2017 quando l'auto finì su un platano in via Vittorio Veneto, provocando la morte della passeggera Barbara. Gonsalves Gahlardo aveva un tasso alcolemico di 3 grammi per litro di sangue (il massimo per la guida è di 0,50). Le condizioni che avrebbero previsto l'arresto immediato, ma non scattò, dandogli il tempo di fuggire. Ha approfittato dei giorni necessari alla Procura per ottenere le analisi chimico-tossicologiche forensi dell'alcolemia. Per questo non procedette all'arresto, che scatta inevitabilmente sempre in caso di omicidio stradale con conducente così ubriaco.
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