Il Nevegal perde il Jeep Camp Fca: strali sul sindaco invitato a lasciare

Venerdì 19 Aprile 2019
RILANCIO TURISTICO
BELLUNO Il gruppo Fca snobba Belluno: il Jeep Camp si farà a San Martino di Castrozza. Il Nevegal è fuori dai giochi. I bellunesi ci avevano quasi creduto che la fortuna avesse bussato alle loro porte. Invece no, i cugini trentini ancora una volta hanno saputo giocare bene le loro carte aggiudicandosi l'evento del colosso automobilistico. «Un'altra occasione persa per il Nevegal tuonano da Vivaio Dolomiti -. I treni o si prendono o si rimane in stazione».
La notizia ieri si è diffusa rapidamente in città sollevando subito un polverone di critiche verso l'amministrazione Massaro. «Chiedo le dimissioni del sindaco dalla Dmo dichiara Franco Roccon, consigliere comunale di opposizione e presidente della Commissione Nevegal -, deve lasciare il posto a qualcuno con idee migliori». Chi ci sperava, oggi è fuorioso. Consiglieri, cittadini e operatori del Colle.
VIVAIO DOLOMITI
C'è amarezza nelle dichiarazioni dei membri di Vivaio Dolomiti. Il gruppo da tempo è impegnato nella valorizzazione della località e circa due settimane fa aveva portato rappresentanti di Fca in audizione nella commissione di Roccon. Ieri tutte le speranze coltivate si sono volatilizzate. «Belluno ancora una volta perde una grande opportunità - dichiarano -. Malgrado avesse dalla sua moltissimi punti di forza, fra i quali l'accessibilità per la vicinanza degli aeroporti e delle assi viarie e un paesaggio ineguagliabile per bellezza, la scelta è caduta sulla località trentina. Peccato, c'era estremo bisogno per l'economia e la promozione del territorio di un evento di questa portata».
C'ERA ENTUSIASMO
Superato lo shock, la rabbia ha lasciato il posto ad una lucida analisi di come sono andate le cose. «La titubanza delle istituzioni bellunesi a nostro avviso ha fatto la differenza proseguono da Vivaio -. Gli operatori del Nevegal erano entusiasti e si erano resi disponibili a dare il loro supporto. Nelle altre località in lizza le amministrazioni hanno steso i tappeti rossi, mentre da noi si è cominciato a ragionare sull'impatto ambientale, sul problema degli alberi caduti da rimuovere».
LA COMMISSIONE
Il presidente Roccon è furioso e non ha paura ha chiedere le dimissioni del sindaco Jacopo Massaro dal suo ruolo all'interno della Dmo, l'organismo di promozione e organizzazione turistica della provincia di Belluno, e ad addossare tutta la colpa alla giunta. «L'amministrazione ha fatto di tutto perché l'evento non arrivasse qui rivela -. Sindaco e assessori non si sono dimostrati interessati con l'organizzazione alla quale, infatti, non hanno mai risposto. E' nota la perplessità di certi membri della giunta sulla manifestazione. Si rendono conto cosa abbiamo perso? Un giro di soldi da 500 mila euro almeno, un'ottantina e più di rappresentanti della stampa in loco per parlare della gara e, quindi, del territorio».
Alessia Trentin
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