Il ministero replica al padre di Matteo Vanzan: «Concessi tutti i benefici assistenziali previsti»

Martedì 9 Giugno 2015
VENEZIA - Ai familiari di Matteo Vanzan, il soldato del Reggimento Lagunari Serenissima morto a Nassiriya il 17 maggio 2004 «sono stati concessi tutti i benefici assistenziali previsti dalla legge». È la replica del Ministero della Difesa alle parole del padre del primo caporalmaggiore, Enzo Vanzan (nella foto con la moglie), che aveva affermato di attendere ancora la pensione dovuta per la sua morte. Il padre aveva accusato lo Stato di aver dimenticato Matteo. I benefici concessi, ricorda il Ministero, «comprendono, tra gli altri, il premio assicurativo e le altre indennità 'una tantum' dovute nella circostanza per un totale di circa 500 mila euro. A ciò si aggiungono, per ciascuno dei genitori, l'assegno vitalizio mensile e lo speciale assegno vitalizio mensile per un totale di 1.868,20 euro, già concessi con decreti del 2004 e 2005». Il Ministero chiarisce poi che la pensione, che secondo Vanzan non sarebbe stata concessa e pari a 173,45 euro al mese, «è un ulteriore beneficio assistenziale corrispondente alla 'pensione privilegiata di reversibilità' il cui importo è fissato dalla legge e che, una volta concluso l'iter di concessione, è stata attribuita con decreto del febbraio 2015 a decorrere dall'evento (2004). Questo beneficio aggiuntivo è comunque solo una minima frazione degli assegni vitalizi già concessi e fruiti mensilmente dai familiari aventi titolo».
Controreplica di Enzo Vanzan. «A 11 anni dalla morte di mio figlio non ho mai ricevuto questi 173 euro mensili di pensione. E dal punto di vista burocratico-amministrativo è stato economicamente equiparato ad un volontario in ferma breve».

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