Il marito va in cella dopo 50 anni di violenze

Domenica 1 Ottobre 2017
Il marito va in cella dopo 50 anni di violenze
SANTA GIUSTINA
Giustizia per Anna Maria: il marito, accusato di averla maltratta per quasi 50 anni è finito in carcere. La storia di Anna Maria Da Col ha commosso l'Italia intera per la sua vita con il marito-mostro a Santa Giustina, raccontata alla trasmissione televisiva di Raitre Amore Criminale. Aveva ripercorso i quasi 50 anni di maltrattamenti sotto le grinfie del compagno violento. Nella trasmissione, che andò in onda il 16 giugno 2016, in lacrime, Anna Maria spiegò che quell'uomo non si era fatto nemmeno un giorno di carcere. Ma la giustizia, si sa, è lenta, ma inesorabile. A fine agosto, dopo che la sentenza di condanna a 3 anni e 4 mesi, era diventata definitiva, Franco Anacleto Fregona, 74 anni, falegname in pensione di Santa Giustina, è stato arrestato e portato in cella a Baldenich.
Il marito violento, classe 1942 che compirà 75 anni il 24 dicembre prossimo, non è riuscito a evitare la cella perché aveva già usufruito della condizionale in un altro procedimento (una guida in stato di ebbrezza). Tramite il suo avvocato, Giuseppe Triolo di Belluno, aveva presentato istanza per ottenere l'applicazione dell'indulto. Ma anche questa possibilità gli è stata negata sulla base di sentenze della Cassazione che non ammettono l'indulto per un reato abituale, commesso prima e dopo il via libera al condono.
Fregona venne condannato a 7 anni in primo grado nel 2014 per le accuse di maltrattamenti, lesioni aggravate e tentata estorsione della pensione della moglie, poi ridotti a 3 anni e 4 mesi in Appello. La Cassazione ha confermato quella condanna e ha definito l'uomo, citando le parole della figlia, come «un padre padrone», ricordando che «egli stesso sostanzialmente confessò le reiterate condotte aggressive fisiche e verbali nei confronti della moglie». Confermato invece in tutti i gradi di giudizio il risarcimento di 80mila euro alla moglie, parte civile con gli avvocati dello studio Giorgio Azzalini di Belluno.
Peccato però che quei soldi Anna Maria non li abbia mai visti. E come beffa ulteriore la donna potrebbe essere presto sfrattata dalla casa in cui abita. È di proprietà del marito, ma in fase di separazione la presidente del Tribunale di Belluno, Antonella Coniglio, l'aveva destinata al coniuge più debole a titolo compensativo. Anna Maria appunto. La decisione era in controtendenza rispetto alla giurisprudenza prevalente, che, quando non ci sono figli minori, è quella di non lasciare la casa di proprietà del marito alla moglie. In Appello però la sentenza è stata capovolta: la donna dovrà andarsene e forse molto presto. È in corso infatti una battaglia legale su quella casa e il marito sta facendo pressioni proprio perché ne avrebbe bisogno per gli eventuali domiciliari. Non ha infatti, al momento, un luogo idoneo per richiedere i domiciliari e uscire dal carcere: l'unica soluzione è quella casa. L'abitazione quindi è oggetto di pignoramento. A metà settembre in Tribunale a Belluno l'udienza di fronte al giudice dell'esecuzione, Fabio Santoro. Il legale di Fregona ha chiesto che la donna venga sfrattata. Il giudice si è riservato la decisione.
Olivia Bonetti

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