IL LUTTO
BELLUNO (G.G.) È morto ieri all'età di 101 anni Umberto Crema,

Mercoledì 14 Agosto 2019
IL LUTTO
BELLUNO (G.G.) È morto ieri all'età di 101 anni Umberto Crema, un'importante pagina di storia, una delle figure più note della non più recente vita istituzionale di Belluno. Aveva difatti ricoperto nel 1951 il ruolo di consigliere e poi di assessore alle finanze e quindi all'istruzione nel comune cittadino. Proprio in occasione del secolo di vita era stato ricevuto nel municipio di Belluno. In tutto 22 anni con il Partito Socialista Democratico al servizio della comunità. Con Vincenzo Barcelloni Corte, anche lui recentemente scomparso, è stato tra l'altro uno dei fondatori dell'Associazione Bellunesi nel Mondo. Prima di uscire dal mondo del lavoro aveva ricoperto l'incarico di direttore dell'allora Istituto Nazionale Assistenza Malattie. Spirito avventuroso, indomito e amante dei viaggi nelle zone più disparate senza disdegnare lunghe escursioni fra le Dolomiti, aveva ricoperto un ruolo non secondario durante la Resistenza. Per sfuggire ai rastrellamenti si diede alla vita partigiana contribuendo attivamente alla liberazione della città di Belluno dall'occupazione tedesca. Prima dell'armistizio dell'8 settembre 1943 aveva seguito quella che è sempre stata la sua grande passione, quella del volo, tanto che a 17 anni aveva conseguito due brevetti di volo a vela assieme agli amici Franco Fano e Bruno Borgo. Proprio per l'innato spirito di gruppo tenne sempre in grande considerazione le amicizie che purtroppo con l'avanzare dell'età sono andate via via diradandosi. A 19 anni con il servizio militare cominciò a viaggiare e a studiare in città come Pola, Lucca, Grottaglie, Napoli, Gorizia. Di conseguenza venne l'occasione di salire su velivoli a motore, entrando a far parte nel 1938 a Campoformido col grado e qualifica di sergente pilota della pattuglia acrobatica Folle Volo. Aveva 20 anni e spinto dalla famiglia decise di continuare gli studi. Nel frattempo però scoppiò la seconda guerra mondiale e fu nuovamente richiamato a volare. Le attività di volo furono sempre più rischiose, partecipò ad azioni di guerra e arrivò a salvarsi miracolosamente, come quando precipitò con il suo apparecchio in mare. Sua grande passione, coltivata sino a pochi anni fa, e che gli era anche costata un ricovero all'ospedale, era quella di raccogliere personalmente le noci per confezionare il nocino, da offrire agli ospiti e da lui considerato un toccasana. Da credergli, vista l'invidiabile età raggiunta. Il funerale domani alle 10 nella chiesa di don Bosco.
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