Il lupo alpagoto ha colpito ancora sbranate altre 11 pecore a Tambre

Venerdì 5 Maggio 2017
Il lupo alpagoto ha colpito ancora sbranate altre 11 pecore a Tambre
ALPAGO/TAMBRE (cb) Dopo oltre un secolo, tornano lupo ed orso in Cansiglio e in Alpago. Una presenza che in queste ore, dopo due incursioni ai danni di 16 pecore di razza alpagota, sta tenendo in apprensione gli allevatori della zona. Una cinquantina di aziende, per un totale di 6mila capi tra pecore, asini, cavalli e mucche, sono ora costrette a riportare in stalla ogni sera gli animali sebbene sia iniziata la stagione del pascolo. Giovedì scorso, a Spert d'Alpago, cinque pecore dell'azienda di Lorena Bortoluzzi sono state sbranate e scuoiate da un «grosso canide». È questa la sentenza di Usl e Forestale, ma per Paolo Casagrande presidente Anpa (Associazione nazionale produttori agricoli) del Veneto non ci sono dubbi: è stato il lupo. «Lo si vede bene nella foto-trappola che lo ha immortalato due notti dopo afferma -, ora attendiamo l'esito dei risultati sui campioni di pelo e feci prelevate dall'Ispra a comprova che sia il lupo».
Nel frattempo il presunto lupo ha colpito ancora: lunedì primo maggio ha sbranato 11 pecore dell'allevamento di Alessandro Fullin di Tambre.
I casi ad oggi, purtroppo, si sono tutti verificati sul versante bellunese, ma non è escluso che il lupo si possa spostare anche sulla piana del Cansiglio. «Recentemente - prosegue Casagrande - la Regione ha diffuso la mappatura dei grandi predatori e tra il 2015 e 2016 una coppia di lupi era stata registrata sul Col Visentin: non è escluso che si tratti di questi».
Solo con la certificazione che si sia trattato del lupo, gli allevatori potranno essere risarciti dalla Regione: 150 euro circa a pecora, con tempi di liquidazione che variano dai 9 ai 12 mesi. «L'orso è stato visto di recente in rientro da Longarone, dunque non è escluso che ritorni in queste zone prosegue l'allevatore -. Se così fosse, l'unico modo per difendere i nostri capi sarebbe installare recinti elettrici».

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