IL DISSENSO
BELLUNO Addio, a mai più. Stefano Messinese, candidato sindaco

Giovedì 18 Gennaio 2018
IL DISSENSO
BELLUNO Addio, a mai più. Stefano Messinese, candidato sindaco per il Movimento 5 Stelle alle scorse amministrative del capoluogo, sbatte la porta e se ne va. Disgustato. La rivoluzione che nelle ultime settimane ha investito il popolo dei grillini l'ha fatto prendere le distanze dal movimento. Non ha rinnovato l'iscrizione all'associazione, si è letteralmente tagliato fuori da ogni possibilità di comunicare con il gruppo e di sapere le novità, perché solo chi è iscritto può avere pieno accesso alle informazioni veicolate attraverso la rete. Non ha rimpianti e non ha peli sulla lingua, spara a zero e rivela anche i nomi di chi è in corsa per il 4 marzo. Fondamentalmente è un uomo deluso che attende lungo la riva il passaggio di chi, dopo aver aderito a questa evoluzione del Movimento, tornerà indietro pentito.
Di fatto lei non è più un grillino?
«Non mi sono iscritto alla nuova associazione, no, sarebbe stato come avallare le loro idee».
In cosa, in particolare, non si riconosce più?
«L'uso della democrazia partecipativa è stato abbandonato, eppure quello era il fondamento di un nuovo modo di fare politica. Oggi l'assemblea è solo un organismo senza troppo peso, hanno creato un sistema verticistico con capo, garante, comitato di garanza e altro, insomma ha tutta la forma di un partito. È un peccato, quegli ideali avevano ridato agli italiani la voglia di seguire e fare politica».
E le famose consultazioni in rete?
«Avranno un peso relativo, tutto passerà comunque al vaglio di organi superiori. Di Maio, da quanto sono riuscito a capire, avrà vicino a sé il figlio di Casaleggio e altre persone».
Cosa ne è stato del gruppo di attivisti di Belluno?
«Ho perso i rapporti con diversi di loro, non so di preciso. Qualcuno come Sergio Marchese si è iscritto alla nuova associazione. Poi un gruppetto si è candidato per le parlamentari».
Di sicuro Federico D'Incà, ma gli altri nomi quali sono?
«Non ho accesso alla piattaforma dove si vede la lista dei candidati e li si può votare, ma da quel che ho sentito si è reso disponibile Roberto De Nart del gruppo di Belluno; poi ho sentito voci in merito a Roberto Bernard, Gladis Riva e Daniele Campedel, ma non potrei dirlo con certezza. La cordata vincente è quella di D'Incà. Ho sentito nomi di persone che si sono fatte avanti senza essersi mai presentate ai banchetti e senza aver risposto ai nostri appelli quando chiedevamo la disponibilità per formare la lista per le comunali».
Insomma è deluso. Le riunioni del lunedì sera nella saletta di Mussoi vengono ancora fatte?
«No, il gruppo di attivisti di Belluno si è smembrato. L'entusiasmo iniziale è venuto meno».
Lei cosa farà adesso?
«Continuerò a fare politica, dall'esterno. Continuerò a dire la mia e attenderò che chi si è iscritto a questa associazione che nulla ha a che fare con il vecchio Movimento 5 Stelle ne fuoriesca, a quel punto forse riusciremo a costituire insieme un nuovo gruppo».
Alessia Trentin
© RIPRODUZIONE RISERVATA

PIEMME

CONCESSIONARIA DI PUBBLICITÁ

www.piemmemedia.it
Per la pubblicità su questo sito, contattaci