IL DIBATTITO
BELLUNO Il presidente della Commissione speciale del Nevegàl,

Mercoledì 17 Luglio 2019
IL DIBATTITO
BELLUNO Il presidente della Commissione speciale del Nevegàl, Franco Roccon, invita il sindaco a relazionare sull'idea di far parte di una società pubblico-privato che gestisca gli impianti del Colle. In particolare chiede se il Collegio sindacale abbia dato il benestare all'idea di impiegare un milione di euro per la causa. Si tratterebbe di 500mila euro come prima battuta, ai quali seguiranno altri 500mila ricavati dagli introiti derivati dalla vendita degli schianti provocati dalla tempesta Vaia.
Roccon ha aspettato qualche settimana prima di farsi sentire, «poichè, come consuetudine quando ci sono grandi novità, è lo stesso sindaco che partecipa alle Commissioni incalza il consigliere di Civiltà bellunese -. Visto che così non è, invito formalmente Jacopo Massaro a far sentire la propria voce in Commissione, prima del prossimo consiglio comunale».
Il 19 luglio, infatti, il presidente del Consiglio comunale, Francesco Rasera Berna, ha convocato la conferenza dei capigruppo. In quella sede Roccon presenterà il lavoro fatto fino a qui dalla Commissione speciale per il Nevegàl, per portarlo già nel consiglio che si terrà a breve. «Una Commissione che, ricordo sottolinea Roccon , è stata voluta da tutti i consiglieri». Ciò a cui tiene maggiormente il consigliere è capire quale sia il parere preventivo del Collegio sindacale «dal momento che non si è visto ancora nulla, a parte gli annunci sui giornali. La invito, caro sindaco, ad informare anche la Commissione, altrimenti la comunicazione a mezzo stampa ha il sapore di un mero annuncio giornalistico», incalza Roccon.
Non solo, Roccon chiede a Massaro di coinvolgere nel ragionamento della futura società anche i Comuni da Longarone a Borgo Valbelluna, oltre ovviamente alla Provincia. La richiesta più puntuale riguarda il parere preventivo del collegio sindacale, i cui revisori dei conti sono il presidente, Domenico Garbin con Giorgio Longhin e Pamela Parisotto. Lo stesso collegio aveva avuto da ridire sulla proposta di Roccon di accantonare 500 mila euro quest'anno e altrettanti quello venturo per la vertenza avviata nel 2007 dalla Ilesa srl che fece causa al Comune e al Consorzio di Levego chiedendo un risarcimento danni per i ritardi subiti nel procedere con i lavori nell'area artigianale della sinistra Piave di Belluno, negli anni dal 1997 al 2002. Chiede circa 3 milioni e gli interessi. Resistono in Tribunale sia il Comune che il Consorzio. Il collegio avrebbe invece preteso l'accantonamento di 1 milione fin da subito.
Federica Fant
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