IL DIBATTITO
BELLUNO Ambiente e denari: il futuro del Bellunese passa dalla battaglia

Giovedì 24 Gennaio 2019
IL DIBATTITO BELLUNO Ambiente e denari: il futuro del Bellunese passa dalla battaglia
IL DIBATTITO
BELLUNO Ambiente e denari: il futuro del Bellunese passa dalla battaglia per l'acqua. E dalla possibilità di una gestione diretta dei grandi impianti idroelettrici. Solo così il territorio potrebbe equilibrare sfruttamento e tutela ambientale: da una parte decidendo quanto sfruttare fiumi e torrenti; e dall'altra calcolando quante risorse fruttano dalle turbine delle centrali. Al momento è solo un'ipotesi, da prendere con le pinze e con l'obbligo del condizionale. Perché le grandi derivazioni idriche potrebbero passare di mano ed essere appannaggio delle Regioni. Ma il deputato Pd Roger De Menech ci si tuffa: «Per il Bellunese la gestione sia provinciale».
LA NOVITÀ
Tutto dipende da un emendamento al decreto legge Semplificazioni, presentato al Senato dalla Lega. Il testo prevede che gli impianti di derivazione idroelettrica di grandi dimensioni passino di proprietà alle Regioni al momento della scadenza della concessione. Per le centrali Enel del Bellunese, il termine temporale sarebbe tra dieci anni.
LA RICHIESTA
«Se si decide di andare in questa direzione, allora non si possono lasciare fuori Province e Comuni, soprattutto per quanto riguarda la gestione ambientale e i vantaggi economici derivanti da questa ipotesi - sostiene De Menech -. La questione per il Bellunese è di vitale importanza. Sono più di vent'anni che amministratori pubblici, associazioni e comitati di cittadini si battono per vedersi riconosciuto il diritto a decidere le quantità di acqua che possono essere utilizzate ai fini della produzione idroelettrica e quelle che, invece, devono rimanere a disposizione dei corsi d'acqua. Il minimo deflusso vitale per il Piave stabilito nel 1998, e i canoni idrici i cui introiti sono girati alla Provincia di Belluno sono due esempi di come la questione dell'acqua sia per noi strettamente collegata all'autonomia e alla dignità del territorio».
LA LEGGE DELRIO
De Menech cita anche la famigerata legge Delrio, quella che ha cancellato le Province, ma ha dato l'etichetta di speciale a Sondrio, Verbania e Belluno. Quanto alle micro-centrali idroelettriche, presenti a centinaia sui fiumi bellunesi, il deputato Pd non ha dubbi: «Il taglio agli incentivi per le piccole centraline idroelettriche, previsto dal decreto FER 1, è un risultato importante. Le grandi derivazioni idroelettriche rappresentano però una partita molto più grande e importante dal punto di vista economico e ambientale. Le concessioni da sole hanno un valore decine di volte più alto rispetto a quelle delle piccole centrali, per non parlare degli impianti e del loro controvalore economico. Per questo e per quello che rappresenta la battaglia per l'acqua, non possiamo rimanerne fuori, lasciando ancora una volta il centro decisionale alla politica lagunare».
Damiano Tormen
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