IL COLLOQUIO
CORTINA L'intraprendenza di Giovanni Menardi, che ha aperto il suo

Giovedì 6 Agosto 2020
IL COLLOQUIO
CORTINA L'intraprendenza di Giovanni Menardi, che ha aperto il suo albergo Argentina a Pocol tre mesi fa, ha raccolto il plauso degli ospiti e dei suoi colleghi: «E' stato il nostro apripista conferma Roberta Alverà, presidente della associazione albergatori Cortina possiamo proprio dire che in questa fase Giovanni è stato un faro». Menardi commenta così la sua decisione: «Noi abbiamo riaperto l'11 maggio, dopo due mesi esatti di fermo. Va premesso che gli alberghi non sono mai stati chiusi per decreto del governo, ma soltanto perché non c'erano più clienti. Con l'allentamento delle restrizioni, a Cortina sono stati avviati diversi cantieri stradali, edili, per realizzare nuovi impianti di risalita. Così la decisione di riaprire è stata supportata dalla rinnovata richiesta di alloggi».
Com'è andata?
«Giugno è stato un mese difficile. Ci sono stati i primi timorosi spostamenti, ma è mancata tutta la parte sportiva, con gli eventi che di solito richiamano migliaia di concorrenti e familiari, dalla Cortina Dobbiaco Run alla Lavaredo Ultratrail. La nostra struttura è molto attenta a questa clientela, agli appassionati di corsa e bicicletta. Ma ci ha confortato già il primo weekend di giugno, con una risposta tutto sommato buona, anche se l'albergo era occupato a metà, rispetto alle previsioni».
Come prosegue la stagione?
«Nei primi quindici giorni di luglio c'è stata una crescita lenta, soprattutto di ospiti italiani, con qualche straniero, dai mercati di prossimità, che non necessitano di spostamenti aerei. Sono arrivati i primi ciclisti, con una guida toscana, che di solito aveva clienti esteri, ma quest'anno si è riproposta agli appassionati italiani. Agosto si sta muovendo bene, con la affezionata clientela nazionale. E' però scoperto alla fine: gli anni passati c'erano tanti eventi a richiamare ospiti, anche la Festa de ra Bandes. Vedremo come si svilupperà: quest'anno notiamo che la gente decide di muoversi da un giorno all'altro, anche in relazione al meteo, che però sinora non ci ha aiutato».
Che settembre sarà?
«Non lo sappiamo. Stiamo verificando. Anche quel mese dipenderà dal tempo e peserà la cancellazione di eventi. Inoltre riaprono le aule e questo condiziona le famiglie con figli in età scolare».
Cosa pensa dei bonus per le vacanze?
«La nostra struttura ha valutato bene e ha deciso di non utilizzarli. E' un meccanismo troppo complesso. Abbiamo preferito creare noi proposte alternative, che portassero liquidità diretta, immediata».
E' presto per fare bilanci, ma ci sono già dei numeri?
«Stimiamo una contrazione del 30% nelle presenze, da maggio ad agosto. Il fatturato diminuirà ancora di più, perché è stato necessario fare delle offerte che fossero allettanti per gli ospiti. Confidiamo però di tenere duro a settembre, di arrivare sino ai primi di ottobre, se ci sarà un meteo favorevole».
Marco Dibona
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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