IL CASO
BELLUNO Incinta deve presentarsi come teste in Tribunale: arriva con

Giovedì 21 Marzo 2019
IL CASO
BELLUNO Incinta deve presentarsi come teste in Tribunale: arriva con un coltello da cucina con la lama di 9 centimetri e viene denunciata per porto di oggetti atti a offendere. Non poteva inevitabilmente passare inosservata la futura mamma bellunese che ieri è arrivata all'entrata di palazzo di giustizia con il coltello in borsa. «Mi serve per tagliare la mena», ha spiegato alle guardie giurate della Mondialpol, che sorvegliano e fanno filtraggio con metaldetector all'entrata del Tribunale, per la sicurezza di tutti. I vigilanti hanno subito notato il coltello quando è passato allo scanner. La donna, con il pancione residente nel Bellunese, ha iniziato a agitarsi e l'hanno invitata a sedersi e a tranquillizzarsi. Nel frattempo hanno chiamato la polizia giudiziaria dalla vicina Procura che hanno proceduto alla denuncia. Come prevede la legge i coltelli con lama superiore ai 4 centimetri (Regio decreto del 6 maggio 1940 numero 635) sono considerati oggetti atti ad offendere.
Accade spesso che qualcuno pretenda di entrare anche con oggetti atti ad offendere. Il 29 gennaio scorso ben due persone sono passate sotto il metal detector con una lunga forbice sotto la maglia. C'è poi chi è arrivato anche con una roncola, pretendendo di entrare in aula.
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