IL CASO
BELLUNO Fabio Vettorel oggi uscirà di prigione, dopo 133 giorni

Venerdì 17 Novembre 2017
IL CASO
BELLUNO Fabio Vettorel oggi uscirà di prigione, dopo 133 giorni di cella? Non è così automatico e dopo la beffa di ieri le speranze vengono messe a dura prova. Il 19enne feltrino è in cella nel carcere minorile a Amburgo (la maggiore età in Germania è 21 anni) dal 7 luglio scorso, quando venne arrestato a margine di una manifestazione contro il G20. Ieri il rilascio sembrava quasi certo: erano circa le 16.45 quando è arrivata la notizia che il giudice aveva sciolto la riserva sull'istanza di scarcerazione presentata dalla difesa, nell'ultima udienza del processo. Subito dopo la doccia fredda: la Procura si è opposta alla scarcerazione e Fabio è rimasto in cella. La nuova decisione è attesa per oggi.
IL PROCESSO
Fabio Vettorel è chiamato a rispondere di disturbo alla quiete pubblica, lancio di oggetti e resistenza a pubblico ufficiale. Per l'accusa sarebbe stato complice della manifestazione abusiva dei violenti black bloc nella zona industriale di Bahrenfeld. Ma Fabio sapeva di essere insieme a un gruppo di individui travisati che stavano procedendo con intenzioni tutt'altro che pacifiche? Per l'accusa sì, per la difesa no.
LA SCARCERAZIONE
Nell'udienza di mercoledì la difesa del feltrino (avvocati Gabriele Heinecke e Arne Timmermann) ha reiterato la richiesta di scarcerazione, già presentata alla prima udienza al tribunale distrettuale di Amburgo (Amtsgericht). Il giudice ieri pomeriggio ha sciolto la riserva e ha concesso la scarcerazione a determinate condizioni: 10mila euro di cauzione e l'obbligo di firma 3 volte alla settimana a Amburgo. Subito dopo il pubblico ministero ha impugnato la decisione.
L'OPPOSIZIONE
Il pm ieri, subito dopo la decisione del giudice, ha chiesto che Fabio resti in detenzione cautelare fino a che il secondo grado, ovvero Landgeright, non si sarà pronunciato sulla richiesta di scarcerazione. La palla così è passata nuovamente al Tribunale distrettuale che si è preso 24 ore di tempo.
L'ACCANIMENTO
Il procedimento contro il feltrino sta diventando un'odissea. «Gli elementi a carico di Fabio sono inconsistenti», spiega Margherita D'Andrea, osservatore dall'Associazione europea degli avvocati per la democrazia, collegata all'italiana Giuristi Democratici. «La Procura si era opposta all'istanza di scarcerazione già in udienza - spiega - sulla base del fatto che le dichiarazioni di Fabio rilasciate al processo e pubblicate sui quotidiani, fossero una forma per sobillare i suoi. Francamente non saprei proprio quali altri elementi ha portato».
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