IL BOLLETTINO
BELLUNO Tredici persone positive, più di duecento in quarantena,

Venerdì 14 Agosto 2020
IL BOLLETTINO
BELLUNO Tredici persone positive, più di duecento in quarantena, ma solo ventidue con sintomi (in nessun altra provincia del Veneto l'incidenza supera i dieci punti percentuali come accade qui). Gli altri si trovano in isolamento perché di rientro da Paesi extra Shengen. Ieri mattina ha scelto il canale Facebook il direttore generale dell'Usl 1 Dolomiti, Adriano Rasi Caldogno, per fare il punto su come si muove in provincia l'epidemia da coronavirus. «Dal 21 di febbraio - ha spiegato - abbiamo fatto oltre 68mila tamponi. Ci sono stati dei focolai sui quali il dipartimento di prevenzione è riuscito ad intervenire prontamente». Si è definitivamente chiuso il piccolo focolaio epidemico che ha interessato circa un mese fa una famiglia kossovara. Tutti i soggetti positivi sono guariti con doppia negativizzazione del tampone. Con doppia negatività al tampone si chiudono anche le azioni di sanità pubblica attivate a seguito dell'inattesa ripositivizzazione di un'anziana ospite della casa di riposo Padre Kolbe di Pedavena. Il laboratorio ha refertato nel primo pomeriggio di ieri tre nuove positività afferenti a rientri dall'estero: una relativa ad un soggetto bellunese rientrato da Madrid; due relative a persone kossovare rientrate dal loro Paese. «Si tratta di persone - precisa l'Usl - già in isolamento a seguito della segnalazione di rientro».
NUOVE REGOLE PER CHI RIENTRA
L'Ordinanza del Ministero della Salute di martedì intanto ha previsto che, ai fini del contenimento del virus, alle persone che intendono fare ingresso nel territorio nazionale e che nei quattordici giorni antecedenti hanno soggiornato o transitato in Croazia, Grecia, Malta o Spagna, si applicano le seguenti misure: l'obbligo di presentazione al vettore all'atto dell'imbarco dell'attestazione di essersi sottoposte, nelle 72 ore antecedenti all'ingresso nel territorio nazionale, ad un test molecolare o antigenico, effettuato per mezzo di tampone e risultato negativo in alternativa un test molecolare o antigenico, da effettuarsi per mezzo di tampone, al momento dell'arrivo in aeroporto, porto o luogo di confine, ove possibile, ovvero entro 48 ore dall'ingresso nel territorio nazionale presso l'azienda sanitaria locale di riferimento. In attesa di sottoporsi al test le persone sono sottoposte all'isolamento fiduciario. Queste persone, anche se asintomatiche, sono obbligate a comunicare immediatamente il proprio ingresso nel territorio nazionale al Dipartimento di prevenzione dell'azienda sanitaria competente per territorio. Per i residenti in Ulss Dolomiti i contatti dell'unità di crisi del Dipartimento di Prevenzione ai quali fare le dovute comunicazioni sono: telefono: 0437/514343 attiva tutti i giorni dalle 8 alle 20 mail: covid_19@aulss1.veneto.it indicando nome cognome, contatti telefonici, giorno e ora del presunto arrivo in Italia e mezzo utilizzato. La stessa ordinanza ha anche aggiunto la Colombia alla lista dei Paesi dai quali non è consentito l'accesso in Italia.
CORSA CONTRO IL TEMPO
Altro tema caldissimo con il quale l'Usl si trova a fare i conti, il recupero delle prestazioni sospese durante il confinamento. Alla ripresa delle attività si trattava di dodicimila arretrati tra visite, consulti e interventi. «Stiamo proseguendo - ha spiegato Rasi Caldogno - nel recupero delle prestazioni bloccate. Abbiamo da recuperare mille prestazioni nel distretto 1 e 700 nel distretto 2.
TBE
Ma in questo periodo l'Usl continua anche a guardare alle prestazioni che vanno garantite sul fronte della prevenzione di morso da zecca. «Sono 8500 le dosi di vaccino distribuite - ha spiegato Rasi Caldogno - si tratta di un vaccino gratuito per i residenti in provincia. La modalità con cui è stato effettuato è quella del drive-in. Lo abbiamo già fatto a Belluno, Feltre e Tai di Cadore. A settembre analogo servizio sarà messo a punto in Agordino».
PERSONALE
Sul fronte dell'arruolamento del personale il vertice dell'Usl ha spiegato che l'impegno per continuare con l'irrobustimento degli organici continua. «Nelle scorse settimane - ha ricordato - abbiamo proceduto con la nomina di diversi direttori e primari che entreranno in servizio. Pediatria, Urologia, Gastroenterologia a Feltre e Medicina legale a Belluno. Oggi abbiamo inviato alla gazzetta ufficiale i bandi che daranno avvio alla procedura per la selezione di numerosi primari per gli ospedali di Belluno, Pieve e Agrodo».
AZ
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