I proprietari: «Delusi e preoccupati, reinvestite l'Imu delle seconde case»

Giovedì 1 Ottobre 2020
LA PRESA DI POSIZIONE
BELLUNO Preoccupati. Colti di sorpresa, sbalorditi. I proprietari del Nevegal non risparmiano gli aggettivi nel descrivere il loro stato d'animo dopo aver appreso che gli impianti rischiano di non aprire neppure questo inverno. «Ma come può essere? - chiede retoricamente Daniele Ciani, presidente dell'Associazione Proprietari Nevegal - il 19 maggio 2020 il Consiglio Regionale del Veneto aveva approvato un ordine del giorno dedicato espressamente al Nevegal con il titolo Interventi a sostegno della stazione sciistica del Nevegal a Belluno. Con questo ordine del giorno impegnava la Giunta regionale a sostenere il Comune di Belluno, qualora lo stesso rientrasse in possesso degli impianti sciistici del Nevegal, negli interventi destinati alla manutenzione, revisione e/o miglioramento degli impianti di risalita, e connesso impianto di innevamento artificiale, considerato l'interesse che la località riveste nell'offerta turistica e nell'economia del territorio non solo bellunese. Ed oggi si parla di chiusura degli impianti per tutto l'inverno 2020-2021!».
RIPERCUSSIONI SUL TURISMO
Una notizia quella della possibilità che gli impianti non riaprano che ha sconfortato i proprietari. «E' evidente a tutti che la chiusura degli impianti sciistici, abbinata ai cambiamenti climatici in atto, determinerebbe una situazione irreversibile per la sopravvivenza stessa della località turistica. Quindi, la chiusura degli impianti oltre a rischiare di essere un irreparabile danno per tutti gli operatori turistici del Colle e per l'indotto che ne viene generato, arrecherà gravi perdite economiche e di immagine per l'intera città di Belluno». I proprietari sottolineano che a rimetterci di più sarà chi ha investito e scommesso nella località. «Da anni la situazione di incertezza (una vera e propria altalena di notizie negative alternata ad alcune positive) sul futuro della località turistica ha determinato un danno di immagine con la conseguente costante svalutazione degli appartamenti, ma la chiusura degli impianti potrebbe rappresentare un vero e proprio collasso di tutto il complesso immobiliare del Nevegal. Oltre alla soluzione del problema contingente della chiusura degli impianti, vorremmo qui suggerire al Comune di Belluno di impegnarsi affinché almeno il 50% dell'IMU, riscosso annualmente dalle seconde case esistenti sul Colle del Nevegal, fosse reinvestito per valorizzare il Centro Turistico, a cominciare dal rinnovamento degli impianti sciistici».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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